“Oltre e più in alto. Manuale per pellegrini sul Cammino di Santiago” (Edizioni dei Cammini) è il nuovo libro del vicedirettore del “Roma”, Roberto Paolo, che sarà presentato venerdì 10 maggio, alle ore 18, a Torre del Greco, in via Comizi 13, presso la Chiesa di San Giuseppe Calasanzio. Ne discuteranno con l’autore la giornalista Maria Consiglia Izzo, che ha vissuto in prima persona l’esperienza del Cammino, e il giornalista Mario Pepe. Sono previsti interventi canori della soprano Martina Sannino e del tenore Gianluca Pantaleone. Al piano il maestro Giuseppe Polese.
IL LIBRO
Metti un giornalista lungo il Cammino di Santiago, oltre mille chilometri a piedi dalla Francia fino a Capo Finisterre, punta estrema dell’Europa. Il risultato è un reportage di viaggio, a metà tra una guida per il pellegrino e il diario intimo di un’esperienza che è al tempo stesso impresa estrema, indagine sociologica e speculazione metafisica. “Oltre e più in alto” è tutto questo: il resoconto di un mese passato sul cosiddetto Cammino Francese, da Saint-Jean-Pied-de-Port a Santiago de Compostela e oltre, fino al faro di Finisterre. Le descrizioni del percorso e dei luoghi, i consigli sull’attrezzatura, su dove dormire, cosa mangiare, come indossare lo zaino e come risolvere i comuni problemi quotidiani si intrecciano con le storie dei tanti compagni di viaggio incontrati sul Cammino, ognuno con la propria vicenda umana ma tutti uniti da caratteristiche profonde che fanno di loro una sorta di comunità itinerante. E in un reportage che è anche un viaggio interiore non potevano mancare le riflessioni intime che un’esperienza simile inevitabilmente suscita sulla vita, la morte e la natura umana. Ne risulta un racconto ironico e disincantato, avventuroso ed emozionante, filosofico e introspettivo, che dalle esperienze vissute lungo il Cammino di Santiago cerca di trarre insegnamenti utili per affrontare il cammino quotidiano della vita di ogni giorno.
L’AUTORE
Giornalista professionista, è vicedirettore dello storico quotidiano “Roma”. Nella sua carriera si è occupato prevalentemente di cronaca nera e giudiziaria nella difficile realtà criminale della Campania, svolgendo inchieste che hanno avuto risonanza nazionale. Nel 2010 è stato insignito dal Consiglio regionale della Campania del premio della Commissione anticamorra per i giornalisti che si sono distinti nell’impegno contro la criminalità organizzata. Ha interpretato se stesso nel docufilm di Abel Ferrara “Napoli, Napoli, Napoli”, presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia del 2009, e nel 2014 ha pubblicato “Il caso non è chiuso. La verità sull’omicidio Siani” (Castelvecchi).
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