«StupiDiario»: il primo libro del medico Francesco Paolo De Liguoro

La redazione
23/12/2023 @ 15:11

Stupi.Diario – Il mio cassetto della memoria”, è l’opera prima di un medico di famiglia di Ercolano, Francesco Paolo De Liguoro, che si è guadagnato un posto in vetrina tra le selezioni di Casa Sanremo Writers 2024, il concorso letterario nazionale che si terrà nei giorni del 74° Festival della Canzone Italiana. E’ un viaggio introspettivo nel ricordi dell’autore, un volo pindarico di 50 anni, dalle aule universitarie all’ambulatorio di medico di famiglia, nel quale ogni tanto si sofferma, per analizzare alcuni momenti salienti che hanno caratterizzato non il solo il suo volo, ma quello di un’intera generazione laureatasi nell’era di pletora medica degli anni ’80.

E in questo settimino dei ricordi, De Liguoro apre con dovizia di particolari, alcun cassetti da sempre chiusi a chiave, nel tentativo di fare luce su alcune ombre che hanno caratterizzato gli anni universitari ed in particolare i suoi anni universitari.

Si sofferma su episodi personali, realmente accaduti, nei quali descrive con dovizia di particolari alcune storture di quegli anni universitari, con professori compiacenti e antesignani del voto di scambio, di momenti drammatici della sua professione, di momenti particolarmente divertenti e di momenti intimi e molto personali, che però sono indubbiamente condivisibili con tutti i camici bianchi laureatosi agli inizi degli anni ’80.

Inoltre, questo libro – come afferma l’autore – è “un manifesto della medicina di famiglia”.

Svolgere questo ruolo è stato sempre il mio desiderio e nonostante le tante peripezie, come ho avuto modo di raccontare nel libro, avendo avuto l’opportunità di lavorare in ospedale prima e come specialista ambulatoriale pneumologo poi, ma il mio sogno era di diventare medico di famiglia: ovvero di svolgere un tipo di professione dove tra medico e paziente, si potesse instaurare un rapporto continuativo, di fiducia, oserei definirlo seppur impropriamente “intimo”.afferma De Liguoro.

E tutto sommato, all’alba del pensionamento, credo di esserci riuscito.

Purtroppo, questa professione è stata svilita negli ultimi anni dall’eccessiva burocratizzazione, che di fatto sta allontanando tanti validi medici da questa lavoro e sta avvilendo quanti si affacciano ad essa.

Ed è per questo motivo, che con un appello accorato, mi sono rivolto in più di un capitolo alle giovani promesse, catapultate dalle aule universitarie alla prima linea del Covid e successivamente negli ambulatori di medicina generale, ad affrontare questa professione con lo stesso spirito, lo stesso attaccamento, la stessa abnegazione che ci ha caratterizzato in questi anni, onde evitare che si ripresentino quei giudizi negativi sulla nostra professione e quei cliché che ci definivano i medici scrivani della sanità.

Purtroppo, chi frequenta i Social come il sottoscritto, se leggete i post che alcuni di questi giovani professionisti pubblicano sui gruppi Facebook della Medicina Generale, rimarrete sconcertati. C’è un totale disamoramento di questa professione, nonostante che molti di essi siano divenuti massimalisti nel giro di qualche giorno e non abbiano fatto i sacrifici per acquisire pazienti, che tutti noi abbiamo fatto: uscite di notte, nei giorni festivi, disponibilità per i nostri assistiti H 24, i pazienti che venivano a cercarci fin sotto casa.

Come ho specificato nel libro, svilire la nostra professione e farle fare un solo passo indietro, rappresenterebbe una sconfitta non solo loro, ma dell’intera generazione che li ha preceduto.

E pertanto, nel congedarmi, da vecchio studente in medicina e da padre di famiglia, voglio ricordare a quei giovani colleghi che purtroppo hanno perso tutti i riferimenti con il passato, che è pur vero che oggi, privi di concorrenza, sono oramai abituati a correre su un’autostrada senza barriere, ad altissima velocità, in totale assenza di tutor, ma devono cogliere l’insegnamento che ogni tanto, al fine di avere una guida tranquilla e che li porti lontano, di guardare indietro, grazie al loro specchietto retrovisore e di ricordarsi che l’autostrada che percorrono a tutta velocità, è stata tracciata, con grandi sacrifici, da una generazione di medici che l’ha preceduta. La nostra !

share Condividi

 

  • PUNTO ZERO

0 reaction

Commenta l'articolo
Nome
Email
Website

 

Articoli Correlati

 

Virtuosi di Sansevero: progetto di punta della fondazione Napolitano

La Fondazione Napolitano, in collaborazione con Palazzo Reale di Napoli, presenta Sabato 9 e Venerdì 15 novembre due straordinari concerti nella prestigiosa cornice del Teatro di Corte.  Gli appuntamenti rientrano nell’ambito dei concerti dei “Virtuosi di Sansevero”,  progetto di punta della stagione 2024 della Fondazione Napolitano con la direzione artistica del violinista Riccardo Zamuner, che è anche primo violino dell’Ensemble. Il primo […]

 

La street art come forma innovativa della tradizione culturale di Acerra, inaugurato il murales dei ragazzi del Munari

La street art come innovativa forma di espressione artistica-culturale. E’ stato inaugurato questa mattina, infatti, all’esterno del Teatro Italia di Acerra, il murales dei ragazzi del Liceo Artistico dell’Istituto Bruno Munari di Acerra. Un’opera che conclude un progetto realizzato con Fondi del PNRR. A guidare il lavoro degli studenti il professore Luigi Scarano, con il […]

 

Apre al pubblico il Museo Anatomico ospedale Monaldi

L’Azienda Ospedaliera dei Colli, per la prima volta, apre al pubblico le porte del Museo Anatomico dell’Ospedale Monaldi. Una visita straordinaria prevista nell’ambito delle iniziative organizzate in sinergia con l’Associazione culturale ospedali storici italiani (ACOSI). Il prossimo 21 novembre sarà possibile esplorare una collezione unica nel suo genere che, attraverso un percorso espositivo suggestivo, racconta […]

 

Conferenza internazionale diritti civili: “il caso Napolitano”

Sabato, 26 Ottobre il dottore Massimiliano Verde, presidente del gruppo scientifico e socio-linguistico “Accademia Napoletana”, ha relazionato al 1° Convegno Internazionale di Diritto Civile pressoil centro universitario Unianchieta, in Brasile, congresso voluto dal professore Pietro Nardella Dellova e organizzato dagli studenti del corso di Giurisprudenza dell FADIPA (Facoltà di Giurisprudenza dell’università di Padre Anchieta), dal […]

 

A Boscoreale iniziativa in ricordo di Carmine Alboretti, premio alla giornalista Adele Ammendola

Si rinnova il ricordo del giornalista Carmine Alboretti, scrittore, saggista e vaticanista scomparso prematuramente nel 2029. Presso l’Auditorium del museo del Parco Nazionale del Vesuvio si è tenuta la seconda edizione del “Premio Carmine Alboretti”, promosso dall’Associazione giornalisti vesuviani, nata proprio da un sogno di Carmine Alboretti e presieduta da Antonio d’Errico. Il premio – […]

 

 

Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 1947/21

© Copyright 2021 - lanotiziaincomune.it - powered by wiplab s.r.l.