Vicente Hernández, Argonauta a Positano

La redazione
22/04/2022 @ 17:12

Venerdì 29 aprile, alle ore 18:30 presso il Museo-FRaC Baronissi, sarà inaugurata la mostra Vicente Hernández. Argonauta a Positano. L’esposizione promossa dal Fondo Regionale d’Arte Contemporanea Baronissi in collaborazione con l’Associazione Positano Arte e Cultura, si iscrive nell’ambito di un progetto di ricerca attento alle esperienze di artisti stranieri che hanno o che soggiornano in Campania e, in particolare, in Costa di Amalfi. Una prospettiva inaugurata con la mostra dedicata al soggiorno positanese di Peter Ruta e, nel 2015 quella dedicata a Peter Willburger. Curata da Massimo Bignardi, propone uno spaccato di opere, poco più di venticinque dipinti ad olio su tela, realizzati dall’artista cubano Vicente Hernández in occasione del soggiorno a Positano, nel settembre del 2019, ospite di Enzo Esposito.  “Non v’è dubbio che le nostre terre, la Costa di Amalfi, il Cilento, Pompei e, soprattutto, Napoli  – rileva il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante – continuano ad essere i luoghi di grande attrattiva della cultura internazionale, in particolare degli artisti, nuovi interpreti del ‘viaggio in Italia’. Anni fa una mostra dedicata a Peter Ruta ci mostrava la Positano degli anni Cinquanta, poi quella sull’esperienza dell’artista austriaco Peter Willburger ha aperto una nuova linea di ricerca del Museo-FRaC Baronissi, offrendo un’ulteriore  possibilità di conoscere il nostro territorio. Questa mostra che riassume le esperienze pittoriche realizzate a Positano dal pittore cubano Vicente Hernández, testimonia la validità di tale scelta: una pittura quella di Hernández, carica di una realtà avvolta nel fantastico, nell’imprevisto del sogno ”. “Vicente Hernández – scrive Bignardi nel catalogo pubblicato da Gutenberg Editore  –  ci accolse nella sua temporanea dimora: all’interno, su di un improvvisato cavalletto, il paesaggio appena abbozzato della gola che si scorge dalla terrazza, la spiaggia, gli scogli e, in alto, la torre di Clavel; sul lato la buganvillea, con il viola dei petali appena bruciato del fresco vento di un autunno ancora addolcito dal sole. Sulle pareti altre piccole tele, tratteggiate da segni che riassumevano angoli della costa; uno scorcio di Atrani con la chiesa e il campanile della Collegiata della Maddalena, le bianche case di Praiano sparse nel verde dei pendii. Hernández è un giovane pittore cubano, originario di Batabanó, un ‘pueblo pequeño’ sulla costa meridionale dell’Avana. Un pittore nel vero senso della parola, aperto a linguaggi attuali; una pittura, la sua, che affonda le radici nella cultura artistica caraibica, nell’amalgama di una figurazione sorretta sia da una sorta di realismo – sarei propenso ad accogliere il termine iperrealista, tenendolo, però, a bada dalla pittura statunitense dei primi anni settanta –, reso dalla visione accorta a non tralasciare i dettagli anche i più ingenui della narrazione, che lo sguardo affida alla pittura, sia dal suo cedere ai voli della fantasia, immergendosi nei territori della fantascienza, facendo spazio al simbolico, mantenendosi in quota con il reale della vita. Certamente la sua pittura non ha alcun retaggio surrealista”. La mostra resterà aperta fino al 22 maggio 2022

 Vicente Hernández* nasce a Batabanó, una città costiera a sud dell’Avana (Cuba) nel novembre del 1971. Trascorre la sua infanzia, nutrendosi dell’idiosincrasia del mare e delle invenzioni di suo nonno. La sua casa era un luogo di riunione di amici e familiari, poiché c’era sempre un motivo per feste, passeggiate: una realtà che gli ha  concesso una felice infanzia.  Tra il 1983 e il 1986 frequenta la scuola media presso il Juan Pablo Duarte Provincial Scuola Professionale d’Arte, specializzata in Arti Plastiche. Dal 1986 al 1989 frequenta le scuole superiori presso la Preuniversità di Batabanó, dopo aver fallito l’ammissione all’Accademia di Belle di San Alejandro: durante questo periodo partecipa a tre mostre collettive tenutesi nella sua Provincia. Tra il 1989 e il 1994 frequenta l’Istituto Superiore di Pedagogia Enrique José Varona di L’Avana, che gli consente di restare in un ambito di studi artistici: si laurea in Educazione Artistica col massimo dei voti, nel 1994. Parallelamente continua a dedicarsi all’arte, chiaramente influenzata dall’atmosfera culturale che respirava nella Facoltà, dal gruppo di artisti della sua città, Batabanó e dal sostegno che riceve da altri artisti e scrittori con maggiore esperienza, della sua provincia. Questa situazione darà origine alle sue prime mostre personali e alla presenza nei principali salotti provinciali, come quello di Eduardo Abela e Mirta Cerra, ma anche nel realizzare manifesti, murales e performance nella Facoltà di Educazione Artistica. Ha inoltre preso parte a due mostre collettive con studenti in Spagna e presso l’Università di Bucaramanga, in Colombia. Nel 1991 tiene la sua prima mostra personale di dipinti e installazioni presso la Pinacoteca Juventino Rosas, mentre nel 1993 alla Galleria d’arte entrambe a Batabanó.  Del 1994 è la mostra personale dal titolo “Behind the Window of Past Times”, allestita presso la Galleria d’Arte di Batabanó e alla Sala L’Avana, presso l’Unione degli scrittori e degli artisti cubani (UNEAC), dell’Avana.  Dopo il diploma, torna nella sua città natale: qui sente il desiderio di approfondire le sue radici, dedicandosi al progetto di ricerca storico-pitturale “Sud di San Cristóbal de La Habana”. Tra il 1996 e il 1997, partecipa agli eventi tenutisi a Villa Cajío, a L’Avana, dedicati al paesaggio, patrocinati dall’UNEAC; riceve il primo premio in due eventi. Nel 1996 tiene una personale alla Galleria Mariano Rodríguez, Villa Panamericana, a L’Avana, ove espone opere tratte dal ciclo Sud di San Cristóbal de La Habana. Nello stesso anno riceve il primo premio in occasione della “Décima Illustrada”, in occasione della Jornada Cucalambeana, tenutasi a L’Avana, mentre del 1997 tiene, presso il Complesso Storico-Culturale Morro-Cabafia, dell’Avana, una mostra personale. Ottiene, mediante concorso pubblico, un posto di professore ordinario presso l’Università Pedagogica dove si era laureato. Nicolás Hemández Guillén, presidente dell’omonima Fondazione, inizia a rappresentare e promuovere il suo lavoro a Cuba e all’estero. Nel 1998  si sposa con Jacqueline Carvajal Artiles, laureata in Storia dell’Arte. Con il supporto dello storico della città, il dott. Eusebio Leal Spengler, presenta la mostra personale Sud di San Cristóbal de La Habana, allestita alla Galleria Carmen Montilla, che ha sede nel centro storico della città. Sempre del 1998 è presente alla collettiva “Cuba Hoy”, tenutasi alla Fondazione Nicolas Guillén, poi a Casa Cantabria, a Madrid. Grazie alla Fondazione Guillén partecipa ad una mostra di artisti contemporanei promossa dall’ East-Pacific Gallery, di Amsterdam. Vince il Primo Premio UNEAC nel concorso commemorativo dei venticinque anni della Convenzione sull’Aviazione Latinoamericana (CLAC), tenutosi a L’Avana; inoltre è selezionato da  La Acacia Gallery, nella rosa di artisti per una serie di mostre itineranti, promosse dal Museo Nazionale di Belle Arti (MNBA) e  tenutesi, dapprima a Rio de Janeiro, poi alla Galleria Rama Dorada, di Panama City, Panama. 1999  I suoi crescenti risultati artistici richiedono una dedizione, a tempo pieno, per la  pittura e, per questo motivo, decide di abbandonare l’insegnamento per dedicarsi professionalmente alla creazione artistica. In quest’anno tiene, presso La Acacia Galleria, dell’Avana, con il pittore Miguel Florido una mostra personale (a due) dedicata al tema “Paesaggio sul paesaggio”. Si reca in Spagna per presentare la sua personale “Cronache del paesaggio Cubano”, presso Los Agustinos Gallery, a La Rioja, che è il suo primo contatto internazionale: in quest’occasione viaggia in tutta la Spagna per tre mesi, visitando importanti siti d’arte e cultura. Nello stesso anno è presente nella mostra collettiva “15 Suoni per 15 artisti”, promossa dalla Fondazione Nicolas Guillén e tenutasi presso la Galleria La Acacia, a L’Avana. Viene scelto per partecipare alla “BA Art Fair” di Buenos Aires, in rappresentanza della Galleria La Acacia. Tra gli eventi, le mostre e la presenza a collettive e fiere internazionali in quest’ultimo decennio, si segnalano: 2009 si reca negli Stati Uniti e presenta la sua personale “Da uno strano paese” presso la Galleria Cernuda Arte, di Miami in Florida, con interventi di Alfredo Cuevara e Ramón Cernuda. La mostra era stata precedentemente esposta all’Avana durante il 29° Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano. Sarà presente anche all’Art Miami Beach e all’Art Naples Fair, tenutasi sempre in Florida. Va a New York in estate, per seguire l’itinerario di mostre temporanee di respiro internazionale che sono state presentate in prestigiose istituzioni di questa città. Inoltre, espone alla Fiera internazionale di Hamptons, Bridgeharnpton, New York; esegue l’illustrazione della copertina del libro De literatura, de Música di Guillermo Rodríguez Rivera, pubblicato dall’Unione, L’Avana. Nel 2010 è presente a: Fiera d’Arte Chicago, Fiera internazionale di Palm Beach, Fiera Arteamericas, Coconut Grove, Fiera Internazionale di Hamptons, Bridgehamplon, New York, Art Miami Fair, Miami. Nello stesso anno si reca a Santo Domingo per promuovere la mostra personale “En cada le persone sono tutti i popoli”; illustra la copertina del libro Cuentos de la mar,di Omar Felipe Mauri, edito da Gente Nueva, L’Avana ed esegue delle decorazioni per il film Lisanka, del regista Daniel Díaz Torres, prodotto da lCAIC, L’Avana. Del 2011 è la mostra personale “En Cada Pueblo Están Todos los Pueblos”, allestita dalla Galleria La Marquetería di Santo Domingo. Poi è presente all’Houston Fine Art Fair, Texas; alla Art Chicago Fair e all’Art Miami Beach.  Nel 2012 si reca negli Stati Uniti per presentare la mostra “Tres de Cuba. El arte di Vicente, Sandro e Florido. Dal Fantástico a lo Sublime”, tenutasi presso il Museo d’Arte di Appleton, Ocala, Florida. Partecipa alla mostra collettiva promossa dal Consiglio Nazionale delle Arti Plastiche, presso la RGB Browser Art Gallery, di Berlino. Espone all’annuale Fiera di Arte che si tiene a Dallas. Del 2013 è il trasferimento, con la famiglia, a L’Avana e stabilisce il suo studio in EI Vedado. Di quest’anno è la presenza a “Forgiare un’identità”, mostra dei principali e prestigiosi artisti di arte contemporanea latinoamericana del DeLand Museum of Art, Florida. Realizza  una serie di incisioni presso la Grafica Sperimentale Workshop, L’Avana. 2014 Si reca negli Stati Uniti, invitato dalla Fonderia ASU di  Miami, presieduta da Valdés, per realizzare alcuni progetti in scultura. È invitato da LaCa Project Gallery, che ha sede nel North Carolina, a partecipare alla mostra ‘Fantastic Art of Cuba’ curata da Abelardo Mena, esperto del MNBA. Tiene la personale ‘Nel caso fosse l’impronta…’, presso la Galleria Villa Manuela, dell’Avana, curata da Sergio López García. Presiede la Commissione Arte, Mercato e Cultura Industrie del Congresso Nazionale UNEAC; espone alla Wynwood Art Fair, in Florida; è presente con l’opera El Deporte Nacional, del 2007, all’asta di Philips dedicata all’arte contemporanea latino-americana, tenutasi a New York. 2015 Si reca in Perù in occasione della mostra collettiva “Los Imaginarios Urbano”, curata da Sergio López García, promossa dalla Galleria Enlace-Arte Contemporáneo, di Lima. Durante questo viaggio visita importanti siti archeologici come il Valle Sacra e Machu Picchu, così come la città di Cusco, capitale dell’Impero Inca. È invitato al progetto “Trois Mers/Tres Mares”, una mostra che proponeva le opere dei più rappresentativi artisti dell’arte cubana, nel contesto della XII Biennale dell’Avana. Si reca nuovamente negli Stati Uniti per continuare le sue opere scultoree presso la fonderia ASU, in Florida. A novembre svolge il suo Artists-in-Residence, presso il McColl Center for art + innovation, Charlotte, NC, USA. e tiene la personale, “Of the Real and Magnificent” presso la Galleria LaCa Project, di Charlotte, North Carolina. A tarda estate del 2019, su invito di Enzo Esposito, soggiorna a Positano, visitando i centri della Costa di Amalfi e della Campania. Tra le ultimissime presente a fiere internazionali, figurano: Palm Beach, nel marzo del 2021  e l’Expo Chicago, ad aprile dello stesso anno.

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