Il prossimo 25 giugno saranno trascorsi dieci anni dall’inserimento del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” tra i Patrimoni dell’umanità UNESCO: un riconoscimento prestigioso per la civiltà longobarda e per il significato storico dei monumenti e dei ducati che, lungo tutta la penisola, posero la premessa di quella che si può definire la prima “nazione” italiana.
Il Dossier di DOVE
Per celebrare il decennale l’associazione Italia Langobardorum ha varato un ricco programma di celebrazioni ed eventi che coinvolgeranno i sette luoghi della penisola che ospitano le aree monumentali longobarde, da nord a sud. E in questo ambito è nato anche il dossier di 68 pagine allegato al mensile DOVE, in edicola dal 23 aprile: un nuovo Grand Tour con un racconto speciale, che descrive la meravigliosa storia dei Longobardi in Italia e i territori custodi di questi monumenti unici.
I luoghi segnati dai Longobardi
Le architetture che si possono ammirare e visitare in queste località sono una testimonianza esemplare della sintesi culturale e artistica che ebbe luogo in Italia dal VI all’VIII secolo fra la tradizione romana, la spiritualità cristiana, le influenze bizantine e i valori mutuati dal mondo germanico. Oltre ad esprimere forme d’arte di una bellezza straordinaria, i luoghi segnati dalla presenza dei Longobardi, documentano il ruolo determinante che questa popolazione di origine nordica ebbe nella trasmissione, al nascente mondo europeo, delle opere classiche di letteratura, tecnica, architettura, scienza, storia e diritto. E così, dal Friuli Venezia Giulia, passando per Lombardia, Umbria, Campania e Puglia, il dossier di DOVE propone un itinerario davvero particolare.
Chiese, monasteri e fortezze
Come ha sottolineato Simona Tedesco, direttore della rivista DOVE, nella conferenza stampa nazionale da remoto svoltasi questa mattina, “chiese, monasteri e fortezze diventano occasioni per guardare con occhi nuovi mete note o per scoprire luoghi inediti. Un’avventura fatta anche di incontri con i sapori autentici, di cultura del cibo dei territori e di passione per la conoscenza, all’insegna di un turismo lento, attento, rispettoso delle tradizioni, quell’undertourism alla ricerca di centri d’arte lontani dalle folle turistiche”.
I progetti culturali di Benevento
“Questa del network longobardo di cui Benevento è parte attiva, è una grande opportunità. Ancor più oggi che la presidenza dell’Associazione Italia Langobardorum è stata affidata all’assessora Rossella Del Prete. Un’opportunità che rende la città di Benevento protagonista in un momento in cui l’attenzione dell’Amministrazione Comunale per la promozione turistico-culturale è enorme. Tanti sono i progetti in cantiere per restituire alla città spazi sempre più attrezzati per nuove destinazioni e per attività che possano contribuire a migliorare l’offerta e la qualità dei servizi e degli spazi di comunità, sperimentando metodologie inclusive e aggregative, innanzitutto, e, contestualmente, promuovendo il nostro originale patrimonio culturale anche all’esterno. L’Ufficio Unesco e di promozione del Patrimonio Culturale si sta rafforzando e qualificando sempre di più, anche per la tenacia e la preparazione dell’assessora Del Prete”.
Italia Langobardorum
Rossella Del Prete, assessora alla Cultura del Comune di Benevento e presidente di Italia Langobardorum, a sua volta ha ribadito l’importanza di essere parte attiva di network culturali, come Italia Langobardorum, per condividere buone prassi di azione nella governance del patrimonio culturale e dunque nella sua promozione turistica: “La forza e l’importanza di questi complessi monumentali risiede indubbiamente nella loro bellezza ma, allo stesso tempo, nei richiami e nei legami che intercorrono tra essi. Presentarli in questa veste, tutti insieme per questa ricorrenza, crediamo che possa costituire l’ideale suggerimento per quanti ancora non li conoscono e vogliono dedicarsi a un turismo di qualità e di intensità in termini di esperienza”. Va, infine, ricordato che l’associazione Italia Langobardorum è la struttura che gestisce il sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”. È stata costituita nel 2009 e ha sede presso il Comune di Spoleto. È costituita dai Comuni di Benevento, Brescia, Campello sul Clitunno, Castelseprio, Cividale del Friuli, Gornate Olona, Monte Sant’Angelo, Spoleto, dalla Fondazione CAB-Istituto di Cultura Giovanni Folonari e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
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