Maurizio Gemma: "Lo sviluppo di un territorio attraverso le produzioni cinematografiche"

Maridi Vicedomini
16/05/2021 @ 23:03

La produzione audiovisiva rappresenta uno dei segmenti d’impresa più interessanti per l’economia di un Paese, producendo risvolti significativi su l’intero territorio, dalla promozione turistica delle sue bellezze paesaggistiche artistiche e culturali, all’incentive dell’attività ricettiva, alberghiera e ristorativa, alla creazione di nuove opportunità di lavoro per i professionisti del settore (elettricisti, tecnici, video maker eccet).

L’Organo più significativo preposto ad incrementare il settore d’industria audiovisiva all’interno di una regione è la Film Commission; ne parliamo con il Dottore Maurizio Gemma, Direttore della Film Commission Regione Campania

Dottor Gemma, quando è nata la Film Commission  Regione Campania?

“Io sono stato il promotore di questo progetto alla fine degli anni ”80, quando ritornai a Napoli, avendo constatato l’efficacia dei servizi della Film Commission durante lo svolgimento della mia attività come organizzatore, produttore esecutivo di opere audiovisive svolta fino a quel momento sia in Italia che all’estero. Fu allora che pensai che la Film Commission potesse essere un organismo molto utile per il nostro territorio, ricco di fermenti creativi e culturali, ma dove a quell’epoca scarseggiava la sedimentazione delle esperienze; decisi quindi di fermarmi a Napoli e di sollecitare la Regione Campania insieme ad altri esperti di marketing territoriali nella produzione audiovisiva, ad attivare la Film Commission. Nel 2001, la Campania istituì una Commissione della quale io feci parte accanto ad altri soggetti esterni ed interni alla Regione. La Commissione lavorò per quasi due anni elaborando un progetto che costituì la pietra miliare della Film Commission istituita nel 2004. Inizialmente ricoprì l’incarico di componente del Consiglio di Amministrazione, ma poi mi venne conferita dallo stesso Consiglio all’unanimità la qualifica di Direttore, carica che ricopro dal 2005”

La genesi dell’Ente “Film Commission”?

“Le Film Commission nascono in America durante il dopoguerra, quando il cinema esce dai grandi studi di posa hollywoodiani ed invade i territori alla ricerca di nuovi modi produttivi e di nuovi contenuti narrativi. In quel periodo storico, mentre in Italia il Neorealismo, in Europa la Nouvelle Vogue ed in USA si imponeva un nuovo linguaggio, quello del “hard boiled”, realizzato per la strada, la dimensione macroscopica delle produzioni americane richiedeva una sorta di processo di ottimizzazione delle risorse disponibili. I territori americani si attrezzarono con uffici pubblici per regolare i rapporti con le società di produzione circa la realizzazione dei prodotti audiovisivi.  Gli Stati americani alternativi alla California, intuirono che l’audiovisivo era fonte di business di altissimo profilo per cui accogliere sul proprio territorio una produzione audiovisiva significava: A) favorire una ricaduta economica ovvero quel processo  che scaturisce da tutte le incombenze produttive (unità lavorative, ricezione alberghiera, catering, trasporti, assicurazione, beni di consumo, autoveicoli eccetera), B) un grande volano per far conoscere oltre i propri confini, la bellezza dei paesaggi naturali, gli stili di vita, le culture specifiche locali, così da attirare turismo o nuovi investitori”

Il passaggio di una produzione audiovisiva ad una Film Commission di un territorio in cui si vuole operare è obbligatorio?

“No ma è molto conveniente per la stessa azienda che vuole realizzare un’opera audiovisiva. In realtà le Film Commission approdarono in Europa negli anni “90 ed in Italia nella seconda parte di quel periodo per attrarre le produzioni audiovisive; a tal fine esse si preoccupavano di realizzare sul territorio di appartenenza tutte le premesse necessarie per facilitare l’attività di coloro che dovevano realizzare un prodotto audiovisivo (informazioni, relazioni con gli enti e le istituzioni locali, agevolazioni per ottenere autorizzazioni necessarie, reperimento delle location in cui poter realizzare le riprese, soprattutto luoghi pubblici come autostrade  e strade”

Ci parli della Film Commission Regione Campania

La FCRC è una Fondazione di Diritto Privato con un socio unico che è la Regione Campania; quando siamo nati in Campania si realizzavano una decina di produzioni audiovisive mentre oggi contiamo fino a 120, 130 prodotti audiovisivi ogni anno, tra film, serie tv, fiction, programmi televisivi, cortometraggi, documentari, spot pubblicitari, girati nella nostra terra”

Come incrementate l’incoming delle produzioni audiovisive in Campania?

“Attraverso gli strumenti tipici del marketing aziendale quali l’aggiornamento continuo del nostro sito ufficiale, le brochure, un capillare lavoro di pubbliche relazioni che svolgiamo nei mercati ed altri eventi di settore e festival che frequentiamo oltre che per sviluppare contatti anche per celebrare i titoli di opere audiovisive presenti in concorso o fuori concorso realizzate in Campania”.

Sono previsti anche incentivi economici per le produzioni che vogliono girare un’opera audiovisiva in una Regione?

“I produttori audiovisivi sono veri e propri imprenditori che indirizzano i propri investimenti lì dove ravvisano una convenienza; pertanto prestano attenzione particolare ai comparti affidabili in relazione alla presenza di professionisti affidabili ed aziende specializzate, nonché alla presenza di Film Commission concretamente operative, capaci di accogliere ed agevolare le attività, riducendo i costi di produzione ed i tempi di lavorazione, mai a discapito della bellezza. Le Regioni, dal canto loro, al fine di attrarre quanto più è possibile una società di produzione a girare un’opera sul proprio territorio, prevedono un sistema di incentivi economici ai quali si può accedere annualmente attraverso un bando pubblico”.

Nel 2016 è stata emanata dalla Regione Campania un’importante Legge Cinema?

“Grazie all’impulso della nostra Film Commission, la Regione Campania ha emanato una legge che si rivolge a tutti i comparti dell’impresa audiovisiva, stanziando dei fondi non solo per la produzione delle opere ma anche per lo sviluppo dei progetti audiovisivi, per la distribuzione e per le sale cinematografiche”.

Dottor Gemma, quali sono obiettivi della Film Commission Regione Campania nell’immediato futuro?

“Miriamo principalmente allo sviluppo ed al consolidamento del comparto audiovisivo locale al fine di rendere l’attività dei produttori più incisiva e più dinamica sul mercato delle co-produzioni e sugli scenari internazionali”

Dai un’occhiata alla nostra intervista precedente!

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