Tosca D’ Aquino, napoletana doc, attrice di successo, sarà nuovamente “Ottavia” nella terza stagione de “I Bastardi di Pizzofalcone”, la cui uscita su Rai 1 prevista per questa primavera è slittata a dopo l’estate.
Signora D’ Aquino quanto le assomiglia Ottavia?
“Molto poco; io sono una donna libera, cristallina, molto reattiva, ribelle mentre Ottavia, a servizio della legge, esperta nella ricerca informatica, nel privato vive una realtà molto complessa avendo un figlio con dei disturbi psichici che sfiorano l’autismo ed un marito che non ama più da tempo. Lei è come una pentola che sta per esplodere ma il suo rigore spirituale le consente solo in maniera fantasiosa di accettare la corte del Commissario Palma, alias Massimiliano Gallo”
Tosca ci dia qualche anticipazione su questa terza stagione
“A mio avviso questa è ancora più bella delle altre perché è carica di umanità. La regista Monica Vullo essendo una donna molto sensibile, ha voluto fare uscire e dare risalto ai moti interiori, alla carica emotiva di tutti i protagonisti, a prescindere dal “caso di puntata” che ovvio costituisce il fulcro di tutta l’opera che è sostanzialmente un “giallo”
La nuova stagione parte dall’esplosione al ristorante di Letizia?
“Esatto, la nuova stagione parte da quel terribile episodio dal quale sono usciti illesi Lojacono (Alessandro Gassman) e tutta la sua squadra. Il clima è molto teso anche per la decisione di non fare indagare sulla vicenda gli uomini del Commissariato di Pizzofalcone perché coinvolti nel fatto come parte lesa. Tra le novità spicca l’arrivo del nuovo Commissario, tale Elsa Martini che evidenzia un passato oscuro perché coinvolta in un processo per l’uccisone di un delinquente e pur essendo uscita pulita dalla criminosa vicenda, i dubbi sulla sua estraneità al fatto persistono”
Tosca a che deve il suo successo?
“A parte un talento naturale che ho sempre coltivato, dedicandomi con assoluta dedizione agli studi specifici, posso dire che il fatto di essere una napoletana puro sangue ha senza dubbio costituito un valore aggiunto per la mia carriera”.
Perché?
“Ho un modo di fare molto spontaneo, una grande energia, una solarità caratteriale ed un ottimismo di fondo che mi hanno portato ad affrontare ogni contrarietà anche sul lavoro sempre con il sorriso sulle labbra”
La sua napoletanità si riflette anche in altri aspetti della sua vita?
“Sì, sono una mamma “chioccia” che adora i suoi due figli, anche se inseguo un metodo educativo rigido, dando priorità assoluta allo studio ed allo sport, mettendo in secondo piano il discorso del divertimento; e poi adoro cucinare secondo la tradizione gastronomica partenopea, prediligendo il ragù e la parmigiana di melanzane, ho il culto dei valori familiari e sono molto credente, cattolica praticante, in particolare sono molto devota alla Madonna di Pompei dalla quale mi reco in pellegrinaggio ogni volta che posso”
Napoli è sempre più considerata come set privilegiato per le opere audiovisive; perché?
“Napoli una città unica, dai mille volti, con ineguagliabili ricchezze naturali ed artistiche, è un luogo magico, tutto da scoprire nei suoi costumi, nei sapori, nelle tradizioni, senza considerare poi il calore umano della sua gente, del popolo che partecipa con entusiasmo ad ogni set, offrendo generosamente la propria collaborazione per ogni esigenza della troupe o del cast”
Tosca d’Aquino, qual è il suo augurio per la fine di questa pandemia?
“Addà passà ‘a nuttata!” usando un’espressione celebre del mitico Eduardo!”
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