E’ in programma mercoledì 13 dicembre, al Museo Frac di Baronissi, la presentazione del libro di Antonio Corbisiero «Il mistero di Pamela Reynolds» edito da Artea. Appuntamento alle ore 18.00 per ripercorrere il giallo sulla sorte della giovane ed affascinante straniera Pamela Reynolds, poetessa inglese, morta a 20 anni, il 27 maggio 1935. Non fu suicidio, scrivono nell’appendice al libro due criminologi e grafologi, i fratelli Faiello di Napoli. Certo è che la ragazza era coperta di attenzioni da Edwin Cerio, attempato benestante, scrittore, botanico, allora sindaco di Anacapri. L’autore spiega che il suicidio della ragazza inglese, apprezzata per le sue poesie da Benedetto Croce, fu un depistaggio per nascondere la verità.
Dopo i saluti del sindaco Gianfranco Valiante, dell’assessore alla cultura Anna Petta e della presidente della Commissione comunale Pari Opportunità Maddalena Ricciardi, dialogheranno con l’autore lo scrittore Nicola Oddati e la docente Mariarosaria Vitiello. A moderare l’evento la giornalista Brunella Postiglione.
La storia della giovane poetessa inglese morta a Capri tra mille misteri ha affascinato critica e lettori. Il giornalista Antonio Corbisiero, nel suo ben riuscito pamphlet, ricostruisce il periodo storico, gli eventi, mette ordine nella dinamica dei fatti delineando con cura il profilo di Pamela, la sua poetica, la sua inquietante modernità. L’autore si avvale di materiale storico per aprire nuovi scenari e porre l’attenzione su personaggi vissuti in quel tempo che potrebbero avere un ruolo chiave nello snodarsi degli eventi.
Ospite della serata il maestro Gino Accardo, che curerà gli intermezzi musicali con il suo bellissimo repertorio classico napoletano. Accardo è l’erede indiscusso dei grandi Sergio Bruni e Roberto Murolo, di cui era il pupillo (a lui si deve il nome d’arte), reduce dai successi del Festival della Canzone Italiana in Polonia dove ha presentato – oltre a due brani di repertorio – un inedito “Notte stanotte” firmato dall’autrice Brunella Postiglione.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
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