Esce per Marotta&Cafiero Il Club dei Mancini la raccolta di racconti del Premio Nobel per la Letteratura Günter Grass. Un volume unico che racconta di una fantomatica associazione in cui sono ammessi solo i mancini, dove si esalta la mancinitudine. Diciannove racconti comici e surreali, satirici e grotteschi, dove viene fuori tutta la potenza della scrittura aggressiva dello scrittore tedesco. Tra le pagine di questa raccolta il lettore conoscerà una donna che non sopporta il suono delle mele masticate o un toro murato nella parete di un matador in pensione che prende vita alla vista di un drappo rosso. Un volume stampato su cinque carte lisciate e colorate di alta gamma della cartiera italiana Favini, serie Lightset, da 80 grammi nei colori arancio, fucsia, limone, rosa e verde. “Dopo gli scritti di Patrie abbiamo deciso di portare in libreria queste storie grottesche dove la normalità è bandita”, dichiara il direttore editoriale della Marotta&Cafiero, Rosario Esposito la Rossa. “Lo facciamo partendo dalla stampa: ogni libro è infatti una copia unica – continua Esposito La Rossa -. L’alternanza delle pagine colorate è diversa per ogni esemplare che trasformano questo libro in un oggetto di design. Abbiamo deciso di stamparlo con queste caratteristiche per evidenziare la bellezza della diversità e dell’unicità degli esseri umani che vengono fuori dai racconti di questo libro”. “Se la mancinitudine è comunemente intesa come un problema, una devianza, un errore, noi invece l’abbiamo associata al fascino della bibliodiversità, una ricchezza che è nostro compito difendere”, conclude l’editore. Il testo è tradotto da Madeira Giacci, già traduttrice di Joseph Roth, Juli Zeh, Elizabeth Eslami oltre che di Günter Grass. Typedesigner del testo è Otl Aicher, designer tedesco che fu grande oppositore di Hitler e del nazismo, al punto da essere arrestato nel 1937
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