Il Parlamento europeo di Bruxelles si appresta ad accogliere le opere letterarie di Sabina Vuolo e Michele Zuppardi, edite da Graus Edizioni. Nella cornice autorevole e prestigiosa della massima istituzione rappresentativa dei popoli dell’Unione, i due autori, professionisti del diritto condominiale, realizzeranno un excursus che, prendendo le mosse dal condominio nella sua accezione fisica e normativa, esplorerà i temi dello spazio condiviso, della socialità, della prossimità, per approdare, in ultimo ma non da ultimo, al racconto del Natale e dei suoi costumi, di cui si fa esperienza tanto nel luogo intimo e perimetrato di un appartamento quanto nell’ambiente compartecipato che la struttura condominiale rappresenta. Un alveo di vite, dunque, in cui le storie di ciascuno si incontrano, generando riflessioni profondissime e vive. Ad accompagnare la narrazione, in sede di evento, il prezioso contributo dell’europarlamentare Lucia Vuolo, membro della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo. Da sempre attenta ai temi della coesione e della inclusività, profonde impegno, ardimento e dedizione nello sviluppo delle aree periferiche. “Sono molto curiosa di scoprire gli approcci che gli autori hanno voluto dare alle dinamiche di un condominio. Negli anni il condominio è stato famiglia, poi conflitto e, ahimè, anche luogo di cronaca. Regolamenti, burocrazie, come anche amori e pettegolezzi, ma anche tragedie e storie incredibili. Il condominio è il microcosmo che ci meritiamo o potrebbe essere il prototipo di una società inclusiva senza preconcetti? A Bruxelles il palco di eccellenza per scoprire il futuro che ci attenderà”.
L’evento
Giovedì 1 dicembre, dalle 15.30 alle 17, presso il Parlamento europeo, l’editore Pietro Graus, presenterà Il condominio? Una famiglia allargata di Sabina Vuolo e Natale in condominio di Sabina Vuolo e Michele Zuppardi. Dialogherà con gli autori l’Onorevole Lucia Vuolo.
I libri
In Il condominio? Una famiglia allargata, l’avvocato Sabina Vuolo mette in campo i suoi anni di esperienza legale e giuridica per chiarire l’evoluzione delle norme che ruotano attorno alla condivisione dello spazio condominiale. Il condominio è una housingmodality, strettamente connesso al concetto di nucleo familiare, proprio in un momento storico/sociale in cui la definizione di famiglia sta conoscendo profonde trasformazioni, spesso nel tentativo di garantire una maggiore inclusività. Il focus del libro è la sfera familiare e il modo in cui questa cellula, tanto pilastro insostituibile della società quanto difficilmente riducibile a modelli rigidi di catalogazione, trova collocamento nell’apparato normativo. In particolare, l’autrice tratteggia, con sferzate liriche, l’evolversi continuo delle norme etiche e sociali. Dall’uguaglianza di genere alle barriere architettoniche, dalle leggi che puniscono il reato di stalking tra condomini alle micro-aggressioni a sfondo omofobo, molti sono gli squarci di vita quotidiana che si intravedono dietro l’aggiornamento delle norme legali che regolano la complessità di questo mondo. L’autrice, con leggerezza e anima (ma anche con precisione cristallina, attraverso l’esposizione delle norme), delinea l’ineffabile eterogeneità della vita condominiale. In Natale in condominio la penna di Sabina Vuolo incontra quella di Michele Zuppardi. L’opera è il racconto toccante della dimensione natalizia – con il suo carico di ricordi, di nostalgia e mancanze, di amore, accudimento e accoglienza – in cui resta ferma, rispetto alle pubblicazioni precedenti, la cornice fisica del condominio, luogo di incontro e di scambio. I temi della condivisione e del dono si rivelano fondamentali non soltanto in relazione all’aneddotica quale tenera testimonianza dei riti del Natale – l’abete, ad esempio, le luminarie e le canzoni degli zampognari –, ma anche e soprattutto come attitudine alla vita, alla capacità di sentire l’altro, di andare verso, realizzando una comunanza di valori e sentimenti che costituiscono la più autentica e preziosa delle eredità, specie quando il passo inclemente del tempo comincia a generare spazi che sono vuoti, sedie vacanti, assenze incolmabili intorno al tavolo della vita. Diventa allora più forte, feroce persino, l’esigenza di preservare le tradizioni antiche, giacché la loro sussistenza contribuisce a corroborare la memoria del bene che fu e che ancora rimane nel cuore di chi resta e continua la storia.
Dai un’occhiata al nostro articolo precedente!
Seguici anche su Facebook, Twitter, Instagram e Youtube!
0 reaction