“I favolosi 60”, il nuovo libro di Gabriele Bojano, edito da Linea Edizioni, sarà presentato venerdì 22 ottobre alle ore 18.30, al Museo Frac di Baronissi, nel corso di una chiacchierata tra la giornalista Barbara Landi e l’autore nell’ambito della rassegna Baronissi Città che legge – I Venerdì del libro organizzata dal Comune di Baronissi e dal Museo Frac in collaborazione con l’Associazione Tutti Suonati. Gabriele Bojano con “I favolosi 60” edito da Linea Edizioni mette assieme sessanta sessantenni “troppo giovani per tirare i remi in barca e troppo vecchi per tirare la barca a remi”. Si tratta di un’antologia, o se preferite di un vero e proprio assembramento, di persone e personaggi, noti, poco noti o del tutto sconosciuti, che hanno in comune l’aver compiuto nel 2020, come l’autore, 60 anni e di non averli potuti festeggiare. Un espediente per raccontare e raccontarsi, un esperimento di narrazione autobiografica non autocelebrativa inserita in un contesto più ampio, dato dalle interconnessioni e interazioni con i “favolosi 60”. “L’idea – spiega Bojano – mi è venuta a ridosso del mio 60esimo compleanno, ho pensato a tutti quei coetanei impossibilitati come me a festeggiare, causa pandemia, e allora ho cominciato a cercarli, uno ad uno, e a trovare in ciascuno di loro qualcosa che potesse accomunarli a me”. Ne è venuto fuori un memoir molto insolito e ammiccante, che Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera, nella prefazione ha definito, “un piccolo colpo di genio”. Dai personaggi nazionali del mondo della cultura, spettacolo e sport come Fiorello, Panariello, Antonio Banderas e persino Diego Armando Maradona a quelli più meramente locali, da Tino Iannuzzi a Matteo Amaturo, da Carmen Turturiello a Paolo Vuilleumier, ogni capitolo è un caleidoscopio di umanità, con cui l’autore si è rapportato, direttamente o indirettamente, sia per motivi personali che professionali. il libro si rivela pertanto un insieme di quadri umani raccontati, come dice Polito, “con la virtù della leggerezza, e con metodo maieutico”. GABRIELE BOJANO, nato a Salerno, è giornalista professionista dal 1994. Ha collaborato a Il Giornale di Napoli, Roma, Il Mezzogiorno, Il Mattino, Il Giornale, Libero, agenzia Agi, Ansa, Radiocorriere Tv. Ha lavorato come addetto stampa al Giffoni Film Festival, Premio Charlot, teatro Verdi. Dal 2003 è caposervizio al Corriere del Mezzogiorno. Ha scritto due libri, “Penna all’arrabbiata” (Siman) e “Come eliminare i giornalisti (senza finire in prima pagina)” (Mursia). E’ stato premiato alla carriera dall’Associazione Giornalisti salernitani e ha ricevuto il Premio Ucsi 2002, l’Orchidea d’Argento, il premio Ritratti di Territorio e il premio Ripa.