Nel corso della sua lunga storia, l’Umanità ha attraversato epoche di Pace e di Prosperità ma anche guerre, carestie, calamità naturali ed epidemie. Come si “esorcizzavano” il Male e la Paura e come si aspirava alla Salvezza? Di tutto questo, per prepararsi alla Pasqua di Resurrezione, si parlerà giovedì 7 aprile alle ore 17, nella rinascimentale chiesa di Sant’Anna dei Lombardi a Napoli, nella maestosa Sala del Vasari, nell’ambito della presentazione del libro, pubblicato dalla EDI-Editrice Domenicana Italiana: “Il Presepio di Pasqua, il sepolcro a personaggi nella tradizione devozionale napoletana”. Il piccolo testo, scritto a due mani da Giuseppe Serroni e Giuseppe Piccinno, esamina l’evoluzione e la diffusione, dalle Alpi e fino a Napoli, di una particolare espressione artistica sacra e svela relazioni apparentemente impensabili tra territori così lontani e che affondano, invece, le comuni radici cristiane in un’epoca tormentata, con analogie con l’attualità ma, comunque ben definita. Il tema dominante è quello della “penitenza”; del superamento delle paure causate da eventi che coinvolgono popoli di ogni generazione e della ricerca della Pace al di là di ogni tipo di violenza, dove il riferimento al Sacrificio sulla croce per la Redenzione dell’Uomo, accomuna i “Sacri Monti” del centro-nord alla Tradizione Presepiale Napoletana, passando per i “Compianti sul Cristo Morto” e per i riti collettivi delle grandi processioni penitenziali del Meridione. L’argomento sarà esposto da Giuseppe Serroni, Presidente della Onlus I Sedili di Napoli, insieme a d. Salvatore Fratellanza, Presidente del Comitato diocesano di Gestione delle Arciconfraternite Commissariate e con l’intervento di Gianfranco Wurzburger, Presidente dell’Associazione Gioventù Cattolica. Modererà l’incontro Cristina Salvio, esperta in Comunicazione. Il soprano Filomena Scala, donerà, inoltre, un momento di Musica Sacra con il brano “Voi ch’amate lo Criatore”, dal Laudario di Cortona. Al termine dell’incontro, visita guidata al gruppo statuario rinascimentale di Guido Mazzoni, “Il Compianto sul Cristo Morto” e la presentazione del progetto di restauro.
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