“La pronuncia della Corte costituzionale sancisce quello che, in questi mesi, abbiamo segnalato in tutti i modi e con tutti gli strumenti a nostra disposizione, ovvero che la legge sull’autonomia differenziata non è solo una norma che spacca l’Italia e fa male a tutto il Paese, ma che non si sarebbe mai applicata perché contiene evidenti profili di incostituzionalità. I rilievi della Consulta svuotano la legge Calderoli, che diventa di fatto inapplicabile”. A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Massimiliano Manfredi.
“Ora – prosegue – resta sul tavolo la questione politica. Dopo aver accettato i capricci della Lega, che per arginare il tracollo dei consensi puntava a dare un contentino alle regioni del Nord, Giorgia Meloni, il suo partito e Forza Italia rialzeranno la testa e cancelleranno per sempre questo scellerato progetto? E i parlamentari del centrodestra eletti al Sud avranno un sussulto di dignità per scegliere finalmente di anteporre le esigenze dei cittadini e dei loro territori alle bandiere di partito e ai diktat del capo politico di turno? Nel frattempo noi proseguiamo la nostra battaglia contro questa legge, restando sempre dalla parte dei cittadini che, con oltre un milione di firme raccolte per il referendum, al Sud ma anche al Nord, hanno chiarito che vogliono un’Italia unita, libera e giusta”.