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domenica 08 Settembre

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Accoltella coetaneo per gelosia in Galleria Umberto, arrestato grazie ai video

a sua unica “colpa” era quella di parlare con la sua ex: di fronte alla scena, un 17enne – con l’aiuto di alcuni complici – avrebbe accoltellato e ridotto in fin di vita un coetaneo. I fatti risalgono allo scorso 25 novembre. La scena però è stata immortalata dai sistemi di videosorveglianza della Galleria Umberto I di Napoli: anche grazie a quelle immagini, oltre alla testimonianza della vittima, i carabinieri sono riusciti ad individuare i componenti del branco.

Nella mattinata odierna, infatti,  i Carabinieri della Compagnia di Napoli Centro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in Istituto Penale Minorile emessa dal Tribunale per i Minorenni di Napoli su richiesta della competente Procura della Repubblica nei confronti di un 17enne gravemente indiziato del reato di tentato omicidio aggravato.
Le articolate indagini condotte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura per i minorenni, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’arrestato ritenuto responsabile della efferata aggressione armata avvenuta lo scorso 25 novembre all’interno della galleria Umberto I a Napoli ai danni di un suo coetaneo.

 

Il motivo che avrebbe portato l’odierno indagato a colpire più volte con un’arma da punta e taglio la vittima, dopo l’accerchiamento ed un inseguimento al quale avevano partecipato anche altri coetanei che si accompagnavano all’indagato, sarebbe riconducibile a motivi di gelosia, addotto come futile pretesto scatenante l’efferata aggressione. La “colpa” della vittima sarebbe stata, infatti, l’aver scambiato fugacemente poche parole con una coetanea, incontrata per caso nella Galleria, ed oggetto di interesse dell’arrestato.

“Tu la devi solo guardare la mia ragazza”, la frase minacciosa rivolta dal presunto aggressore al 17enne raggiunto da una serie di fendenti e ricoverato all’ospedale Vecchio Pellegrini. I medici gli hanno riscontrato una ferita all’emitorace destro, una nella regione dorsale sinistra e un’altra alla coscia sinistra. Ma è quella al fianco destro che ha destato maggiore preoccupazione: ha provocato infatti una lacerazione epatica e la circostanza spingerà a tenere in prognosi riservata la vittima fino al successivo 28 novembre, cioé per tre giorni.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, verrà collocato presso l’IPM di Airola (BN) a disposizione dell’A.G.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione; i destinatari della stessa sono persone sottoposte ad indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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