L’Azienda Ospedaliera dei Colli parte con le visite in Telemedicina. Un approccio innovativo che consente ai pazienti di avere accesso a consulenze mediche, monitoraggio da remoto, gestione delle terapie e supporto psicologico senza muoversi da casa.
Il progetto parte per i pazienti affetti da malattie rare seguiti dal Centro di Coordinamento Malattie Rare della Regione Campania, diretto dal professore Giuseppe Limongelli, ma sarà presto esteso a tutti gli utenti dell’Azienda Ospedaliera, che potranno scegliere di essere seguiti remoto. Per l’erogazione delle prestazioni, l’Azienda utilizzerà la piattaforma Sinfonia, realizzata dalla Regione Campania.
È stata già inviata una comunicazione ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta per fornire tutte le istruzioni necessarie per accedere al servizio.
Per usufruire delle visite on line basterà l’impegnativa del medico come per le visite tradizionali.
Sul sito dell’Azienda, www.ospedalideicolli.it, è già disponibile il manuale d’uso e il link alla piattaforma.
Nell’ambito del progetto, inoltre, è già operativo anche il telemonitoraggio per i pazienti affetti da cardiopatie congenite del centro Guch diretto dal dottor Berardo Sarubbi. A loro sono stati distribuiti dispositivi tecnologici attraverso i quali monitorare i parametri vitali per una gestione sempre più efficace delle condizioni mediche croniche e una rapida risposta a eventuali cambiamenti.
«Siamo quotidianamente al lavoro per migliorare l’efficienza dei nostri servizi sanitari. Abbiamo scelto di iniziare con i pazienti affetti da malattie rare seguiti presso le nostre strutture perché provengono anche dalle località più remote della Campania e, spesso, da fuori regione, affrontando lunghe distanze per accedere a cure specializzate. Con l’introduzione della Telemedicina, grazie ad un uso consapevole della tecnologia, portiamo l’ospedale a casa dei pazienti migliorando la loro qualità di vita e supportando i care giver» è il commento del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, Anna Iervolino.
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