Arrivano a Napoli i primi youth workers italiani, animatori socio-educativi per i giovani che l’Unione Europea considera tra le nuove figure professionali più importanti da incentivare e sostenere in tutti gli Stati Membri.
Il primo percorso di alta formazione universitaria dedicato allo youth worker è stato inaugurato a Napoli ed è nato da una innovativa sinergia tra l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, la più antica libera Università italiana, l’Agenzia Nazionale per i Giovani e la Fondazione Santobono-Pausilipon. (iscrizioni fino al 22 Aprile)
“Se c’è una cosa che la crisi innescata dal Covid-19 ha dimostrato è che la società, per risolvere i propri problemi, ha bisogno di competenze” ha spiegato il Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro” E’ per questa ragione che per molti giovani aver voluto investire su di un percorso accademico di qualità per la formazione di una figura professionale così importante e richiesta dal mercato anche a livello europeo si potrà rivelare una scelta di fondamentale importanza”.
Chi sono gli Youth workers
In Europa sono operativi circa 2 milioni di youth workers e sono perlopiù giovani tra i 18 ed i 35 anni. Si tratta di animatori socioeducativi che facilitano l’apprendimento e lo sviluppo personale e sociale dei giovani, affinché diventino cittadini autonomi e responsabili attraverso la partecipazione attiva ai processi decisionali e l’inclusione nelle rispettive comunità.
Gli obiettivi formativi del Master: prima edizione con didattica digitale
L’obiettivo formativo di questo innovativo percorso di studi è quello di costruire un profilo professionale versatile capace di promuovere la partecipazione dei giovani alla società coniugando apprendimento formale e non formale e promuovendo l’inclusione attraverso forme di attivazione dei soggetti.
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