Beni immobili Città Metropolitana, sottoscritto Accordo Quadro

0
60

Interessati dagli interventi il Palazzo della Prefettura e quello della Questura di Napoli, le Caserme dei Vigili del Fuoco di Castellamare di Stabia, di Ischia e del distaccamento orientale di Napoli, i Commissariati di Polizia Vicaria in piazza De Nicola e di via Stadera sempre nel capoluogo, il complesso del Monte Faito, l’ex Casa cantoniera di Casamicciola Terme, l’ex tenuta avicunicola di Varcaturo a Giugliano, l’ex centro per l’impiego di Arzano, locali commerciali, unità immobiliari e terreni a Napoli e nel territorio metropolitano. Il costo complessivo dei lavori è di 859.500 euro per 36 mesi. È stato sottoscritto questa mattina, nella sede di piazza Matteotti, l’Accordo Quadro per lavori di manutenzione ordinaria e di pronto intervento dei beni immobili appartenenti al patrimonio disponibile della Città Metropolitana di Napoli. Tra i beni patrimoniali interessati dall’Accordo figurano il Palazzo della Prefettura e quello della Questura di Napoli, le Caserme dei Vigili del Fuoco di Castellamare di Stabia, di Ischia e del distaccamento orientale di via Arenaccia a Napoli, i Commissariati di Polizia Vicaria in piazza De Nicola e di via Stadera sempre nel capoluogo, il complesso del Monte Faito (compreso il centro sportivo, il maneggio, la fattoria, la Casa del guardiano e i locali dell’ex ristorante), l’ex Casa cantoniera di Casamicciola Terme, l’ex tenuta avicunicola di Varcaturo a Giugliano, l’ex centro per l’impiego di Arzano, locali commerciali, unità immobiliari e terreni a Napoli e nel territorio metropolitano. Il costo complessivo dei lavori è di 859.500 euro. L’Accordo ha una durata di 36 mesi. Gli interventi edilizi riguarderanno opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture e degli impianti degli edifici necessarie, prevalentemente, ad evitare perdite di valore o di fruibilità pubblica dei beni oggetto di intervento. Lo strumento dell’Accordo Quadro prevede l’affidamento a un unico operatore di tutti i lavori di manutenzione, consentendo la razionalizzazione della spesa, una maggiore programmazione dei fabbisogni, la semplificazione e standardizzazione delle procedure di affidamento dei singoli appalti, il conseguimento di economie di scala, una maggiore trasparenza delle procedure di affidamento, un incremento della specializzazione delle competenze, una maggiore efficienza nell’interazione con il mercato e, non ultimo, un risparmio nelle spese di gestione della procedura medesima.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui