“Durante il periodo pandemico mi sono avvicinato al mondo dei clochard, ho cercato di dare loro una mano – racconta Cosimo Merolla -. Terminata l’emergenza ho continuato a prodigarmi per loro, ma sentivo di dover fare qualcosa in più: ho notato che sono pochi gli artisti che hanno dedicato un brano ai senzatetto. Lo ha fatto Fabio Concato con la canzone “Il barbone”, Jannacci con “El purtava i scarp del tennis” e il grande Phil Collins con “Another Day In Paradise”. Nel panorama neomelodico non c’è nessuna canzone che descrive la vita dei senza fissa dimora. Mi è venuto spontaneo scrivere “Notti di cartone”, che ho poi ceduto all’interpretazione di Nello Amato. Quest’ultimo, grande protagonista della musica napoletana da oltre quarant’anni, mi ha invitato a cantarla con lui” “E’ difficile non restare affascinati dal testo di questa canzone – spiega Nello Amato -. E’ un brano ricco di significato. Quello dei senzatetto è un argomento importante, attuale e purtroppo sempre più indifferente a molti”. “Sono onorato che artisti del calibro di Nello Amato e Francesco Merola non solo abbiano accettato di cantare dei miei brani, ma addirittura abbiano voluto che li cantassi con loro – continua Cosimo “Livello Alto” -. Mi sorprende come il cantautorato napoletano prima, e quello italiano poi, non punti su argomenti di forte valenza sociale come quello dei senzatetto. Capisco che brani come “Notti di cartone” non sono adatti per allietare cerimonie ed eventi vari, ma è pur vero che la musica non può e non deve essere prodotta solo per essere venduta. Deve avere anche una funzione educativa, soprattutto nei confronti dei giovanissimi. Gli artisti con un grande seguito potrebbero sacrificare annualmente almeno uno delle decine di brani che scrivono e pubblicano ad argomenti con una forte valenza sociale”. Insomma, il brano scritto da Cosimo Merolla denuncia l’indifferenza metropolitana e del mondo della musica per i senzatetto e per le tematiche sociali in generale. In esso c’è tutta la tenerezza per la vita sfortunata e dura dei clochard. Cosimo Livello Alto non è nuovo per quanto riguarda i brani “impegnati”: ha scritto e cantato con Francesco Merola il brano “Napule nun cagnà”, un testo che racconta le quattro giornate di Napoli che rappresenta a pieno la città genuina che rischia di scomparire a causa dei pregiudizi, e che invece bisogna ritrovare; ed è suo il testo “’E vele senza nu’ mare” ove paragona le vele di Scampia a quelle di Villeneuve-Loubet (in Costa Azzurra). “Spero che questo ultimo mio singolo, ovvero “LE NOTTI DI CARTONE” – conclude Cosimo – possa essere d’ispirazione per tanti altri artisti del panorama partenopeo che a loro volta influenzano milioni di persone”.
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