Diego Armando Maradona jr è il nuovo allenatore del Napoli United (ex Afro Napoli), la squadra multietnica che giocherà nella prossima stagione il campionato di Eccellenza. La presentazione ufficiale è prevista per domani e lo stesso Maradona junior annuncia: “Non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura“. Dopo alcuni anni trascorsi a giocare direttamente a calcio, il figlio del Pibe de Oro inizia questa nuova avventura professionale. Ha una visione calcistica che si ispira al modus operandi di Maurizio Sarri, che ha conosciuto ai tempi in cui guidava il Napoli.
Il club del Napoli United nasce 10 anni fa come progetto sociale e sportivo innovativo. Sul sito ufficiale della società si legge: “Nei dieci anni di attività del club sportivo multiculturale abbiamo coinvolto giovani provenienti da ogni angolo del globo. Il concetto di integrazione è stato così esteso a tutti i cittadini del mondo e non è mai stato limitato soltanto ai migranti e rifugiati africani, sebbene questi siano stati tra i primi destinatari e fondatori dell’iniziativa nata e caratterizzata da uno spirito di solidarietà ed accoglienza. Il melting pot è cresciuto velocemente ed il concetto di internazionalismo è stato ampliato con naturalezza. Le differenze linguistiche sono diventate un punto di forza per le nostre squadre dove oltre al dialetto franco-africano, una sinfonia di lingue ed accenti diversi ha animato la società. Un percorso partito da Napoli per incontrare il continente africano è divenuto un mezzo attraverso il quale superare i confini e raggiungere gli altri continenti, rendendo questa esperienza sportiva e calcistica un vero e proprio viaggio in compagnia di una compagine multietnica e multi-identitaria. Il progetto è in continua evoluzione, proiettato verso un futuro molto prossimo nella maniera più vera e intellettualmente onesta. Negli anni, siamo stati identificati in maniera sintetica come “Afro” o “United” a seconda dei supporters. Non nascondiamo, tuttavia, che per noi l’aggettivo “United” ha sempre avuto un significato importante, riuscendo questa parola a sintetizzare la nostra collettività, il nostro gruppo e la vera natura del progetto: unire non dividere“.
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