Dopo sessant’anni, Botticelli torna nella collana del Gruppo Menarini

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Dopo sessant’anni, Sandro Botticelli torna nella collana d’arte del Gruppo Menarini con una monografia inedita presentata oggi, a Firenze, nel Salone di Apollo di Palazzo Pucci, alla presenza dell’autrice, Cristina Acidini, già soprintendente dei musei d’arte di Firenze e oggi presidente dell’Opera di Santa Croce e di altre prestigiose istituzioni fiorentine. Il Botticelli é stato ed é un artista di successo, interprete sensibile della cultura dei suoi giorni e autore di opere straordinariamente attuali; basti pensare al clamore suscitato dalla “reinterpretazione” dei suoi capolavori che tanto continua a far discutere e a dividere il pubblico di tutto il mondo. Maestro di bellezza, con le sue “Veneri” ha stabilito inconsapevolmente un canone di perfezione che si avvicina molto a quello dei giorni nostri. Ma anche figura misteriosa e inquieta e dall’ animo tormentato. Dichiara amore eterno a Firenze che non abbandona mai e registra il cambiamento della sua città, dai trionfi carnevaleschi di Lorenzo de’ Medici alle processioni penitenziali di Savonarola. Come artista, mette in scena anche figure tormentate e dal cromatismo più cupo, come il Compianto sul Cristo morto o la Pala delle Convertite, lontanissime dall’armonia e dalla grazia della Nascita di Venere e La Primavera. E proprio queste due opere, con le loro innumerevoli variazioni e reinvenzioni, rendono Botticelli ancora oggi un artista estremamente popolare, ma non per questo un soggetto di studio meno interessante. Il volume d’arte su Botticelli impreziosisce la prestigiosa collana d’arte del Gruppo Menarini nata nel 1956 per celebrare la bellezza del nostro Paese attraverso i grandi maestri della pittura italiana. “La collezione d’arte Menarini vuole valorizzare i grandi artisti italiani e farli conoscere anche ai più giovani – hanno detto Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini – Scoprire Botticelli con le sue inquietudini dietro la meraviglia dei suoi quadri più noti rende questo artista molto vicino al sentire contemporaneo”. “Questo straordinario artista torna nella collana Menarini con una seconda monografia, che tiene conto delle novità emerse negli oltre sessant’anni trascorsi, grazie ai nuovi documenti ritrovati e alle nuove interpretazioni, specialmente riguardanti i suoi dipinti più suggestivi e misteriosi. Inoltre, le indagini scientifiche coincidenti con i restauri di molte sue opere hanno arricchito la conoscenza della sua pittura raffinata e versatile – ha dichiarato Cristina Acidini – Botticelli infatti è stato fra i più autentici interpreti della cultura della sua epoca, rispecchiando i profondi cambiamenti della società in cui ha vissuto, nella Firenze dominata prima da Lorenzo il Magnifico in un periodo di lieta fioritura culturale, poi da fra’ Girolamo Savonarola in anni di turbato riformismo religioso. Per questo è divenuto il pittore “simbolo” del Rinascimento, con i suoi splendori e le sue inquietudini.”

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