Musica, teatro, ludo-danza, street art, lettura animata, scrittura creativa. Sono solo alcuni dei laboratori formativi che dal mese di ottobresono frequentati gratuitamente da bambini dai 3 ai 18 anni. Ad assicurare le attività, grazia al sostegno economico della Regione Campania, è la Fondazione Campania Welfare (già Fondazione Banco Napoli per l’assistenza all’infanzia), che ha stanziato 70mila euro predisponendo ben 18 laboratori. Tre le fasce di età coinvolte: da 3 a 5 anni, da 6 a 12 anni e da 13 a 18 anni per un totale di circa 200 bambini ed adolescenti provenienti dal quartiere di Bagnoli e da tutta la zona flegrea, segnalati da parrocchie, servizi sociali, strutture di accoglienza per minori, organizzazioni operanti sul territorio o semplicemente ragazzi che hanno voglia di sperimentare ed imparare nuove cose. Le attività si svolgono tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì al Parco San Laise, l’ex Area NATO di Bagnoli, un luogo che, grazie al lavoro della Fondazione Campania Welfare, è oramai completamente restituito al quartiere; anche durante il periodo estivo, la Fondazione, guidata dalla Presidente Patrizia Stasi, ha, infatti, accolto decine di bambini organizzando campi estivi, anche questi totalmente gratuiti, per i bambini del territorio.
“Ci avviamo – commenta la Presidente della Fondazione Campania Welfare, Patrizia Stasi – finalmente a lasciarci alle spalle l’emergenza sanitaria: è necessario, ora più che mai, supportare i bambini e le loro famiglie in questo percorso verso la normalità. Bisogna dimenticare in fretta quel “distanziamento sociale” che può lasciare strascichi nel percorso di “formazione relazionale ed emotiva” dei bambini che essendo in età evolutiva possono risentirne maggiormente, ma possono anche superarlo con più naturalezza rispetto agli adulti”.
Sono in corso, tra gli altri, anche laboratori di “emozioni e corporalità” per i bambini dai 6 anni in su, mentre gli adolescenti tra i 13 ed i 18 frequentano corsi di percussioni, musica rap, montaggio video. Tutti i 18 corsi sono realizzati da psicologi, mediatori familiari, educatori, assistenti sociali, consulenti legali. Attività non solo per i piccoli, ma anche per i loro genitori con un’attenzione particolare alle donne: per loro percorsi di cura e benessere: “abbiamo – spiega la Presidente Stasi – incontri sulla genitorialità e stiamo sperimentando anche il teatro dinamico per le donne. Tutto quello che offriamo qui al Parco San Laise non deve essere considerato un mero intrattenimento di figli per genitori, magari impegnati al lavoro: c’è una forte necessità di combattere la povertà educativa ed il conseguente scollamento sociale che registriamo in ampie fasce della popolazione del nostro territorio. Quello che facciamo qui è stimolare i più piccoli dando loro maggiori opportunità di crescita culturale e relazionale con l’obiettivo di ridurre quella forbice di offerta educativa tra bambini che provengono da contesti”.
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