Il 20 novembre compie 18 anni “Il Piccolo Principe”

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 Il 20 novembre compie 18 anni “Il Piccolo Principe” il centro socio-educativo gestito dalla cooperativa sociale “Terra e Libertà” a San Giovanni a Teduccio. Il centro, che nel 2009 ha ricevuto una medaglia di riconoscimento dal Presidente della Repubblica Italiana come presidio di legalità sul territorio, rappresenta una delle spine dorsali della rete educante presente su Napoli Est, registrando, durante questi 18 anni di attività, la presenza di circa 500 bambini nei vari percorsi volti al sostegno scolastico, alla ludoteca, ai laboratori di manualità e dedicati alla lettura. “Centri come “Il Piccolo Principe” sono fondamentali in una città come la nostra e soprattutto in una periferia come quella napoletana” dichiara Luigi Tarallo, presidente della Cooperativa Terra e Libertà che a dicembre, invece, compirà il suo 25 anno di attività. “Se guardiamo solo ai dati relativi alla dispersione scolastica nel comune di Napoli,  con un abbandono che raggiunge una percentuale del 16,5% contro una media nazionale del 12,5%, ci si rende ancora più conto dell’importanza delle strutture come le nostre”. Tarallo poi passa alle testimonianze che rafforzano l’importanza delle attività. Storie di emancipazione come quella di Giuliano. “Uno dei primi bambini entrati al Piccolo Principe e a rischio dispersione scolastica. A distanza di anni, Giuliano non solo ha dato una svolta alla sua vita, ma è entrato addirittura in Polizia rendendomi orgoglioso come solo un padre sa essere”. Ma le storie sono tante, ribadisce Tarallo. “Alcuni diventano col passare degli anni operatori. Due ex bambine, oggi giovani donne, supportano Il Piccolo Principe e una di esse studia scienze dell’educazione”. “Il Piccolo Principe è sicuramente una delle realtà storiche che lavorano su Napoli Est, in un territorio che però ha visto una forte crescita del terzo settore sia in termini numerici che di professionalità. Questo è un valore aggiunto e che si integra rispetto al lavoro che facciamo quotidianamente nel quartiere. A Napoli Est vi è una rete di professionisti che cresce sempre più e che andrebbe sostenuta” conclude Tarallo.

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