In Italia 5 milioni di anziani si dedicano al volontariato

-
20/10/2023 @ 10:46

Il rapporto ‘Unifying Generations: Costruire un percorso di solidarietà intergenerazionale in Italia’ promosso da Edwards Lifesciences, e basato su un’indagine condotta su 2.338 italiani, ha rilevato che gli ultrasessantacinquenni svolgono un ruolo fondamentale nella società e nella vita dei più giovani, in termini di attività di volontariato, tutoraggio, assistenza e contributi finanziari.  I dati dell’indagine sottolineano la necessità di cambiare la percezione delle generazioni più anziane e di riconoscere il loro valore. “Entro il 2050- commenta la presidente di Fondazione Longevitas, Eleonora Selvi- una persona su tre in Italia avrà più di 65 anni. Questo cambiamento demografico viene spesso inquadrato nei dibattiti come una sfida, facendo pensare che gli anziani siano un peso per la società. In realtà, come sottolinea il rapporto Unifying Generations, gli over 65 contribuiscono positivamente alla società. Non sono solo la popolazione più anziana, ma anche mentori, caregiver e sostenitori finanziari e di conseguenza sono molto apprezzati dai giù giovani”.
In contrasto con la percezione esistente, i risultati dell’indagine hanno evidenziato il significativo contributo sociale degli anziani. Il 24% fornisce assistenza ai familiari, come ad esempio fare la spesa e guidare, il 37% svolge una qualche forma di volontariato, per un totale di circa 5 milioni di persone. Inoltre, il 74% degli ultrasessantacinquenni fornisce sostegno finanziario ai giovani del proprio nucleo famigliare, aiutandoli così per istruzione  (34%), vacanze e tempo libero (33%). I giovani apprezzano il ruolo della generazione anziana nella loro vita: l’85% delle persone di età compresa tra i 18 e i 40 anni ha infatti dichiarato che il sostegno degli over 65 è molto o abbastanza importante. “Vivendo più a lungo e in maniera più sana- sottolinea il direttore generale di Edwards Lifesciences Italia, Luigi Mazzei- è importante trasformare la percezione della generazione più anziana.Il rapporto Unifying Generations fa luce sul prezioso contributo sociale ed economico della popolazione anziana e dimostra l’importanza di proteggerne la salute e il benessere”.
Il rapporto evidenzia anche i molti vantaggi delle interazioni intergenerazionali. Secondo i più giovani, l’ascolto e il consiglio (58%), la condivisione di conoscenze storiche o culturali (47%) e l’amicizia/compagnia (45%) sono le competenze più preziose che gli anziani offrono. Inoltre, quasi un giovane intervistato su quattro ritiene che i programmi di tutoraggio o di formazione promossi dal sistema pubblico nazionale o locale li aiuterebbero a interagire di più con le persone anziane.  Gli anziani riconoscono la necessità di migliorare le proprie competenze digitali: il 36% afferma che vorrebbe imparare l’utilizzo della tecnologia e dei media digitali dai più giovani. Uno dei temi più positivi emersi dal rapporto è la volontà di migliorare le relazioni intergenerazionali. Oltre il 62% degli intervistati di tutte le fasce d’età ha dichiarato di avere un amico di una generazione diversa dalla propria e il 32% ha affermato che sarebbe aperto a diventare amico di persone di una generazione diversa. Si tratta del dato più elevato tra i sei Paesi presi in esame nel 2022 (Francia, Germania, Irlanda, Spagna e Regno Unito oltre all’Italia). “Il legame tra le generazioni, la trasmissione delle conoscenze- conclude la presidente di Fondazione Longevitas, Eleonora Selvi- è non solo fondamentale per i singoli individui, ma prezioso per la coesione di una società. E, cosa altrettanto importante, questo scambio oggi assente a livello di comunità, rappresenta il modo migliore per comprendere l’altro, e permette ai giovani di accettare le età più avanzate come parte dell’esistenza ricca di valore, superando così quel disprezzo e quella paura con cui spesso si guarda al processo di invecchiamento”. Infine, l’indagine mostra che la pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto significativo sui rapporti intergenerazionali. Il 49% degli intervistati ritiene che i giovani e gli anziani siano più distanti dopo la pandemia. Il 46% ha ammesso di trascorrere meno tempo con persone di una generazione diversa dopo la pandemia. Il rapporto formula tre raccomandazioni per garantire che l’Italia continui a muoversi verso una società più unita: campagne per migliorare la percezione del valore delle persone anziane e delle loro interazioni con le generazioni più giovani; maggiori opportunità di mentoring e di condivisione delle conoscenze da parte degli anziani nei confronti dei giovani; programmi che aiutino le persone anziane a interagire maggiormente col mondo digitale. L’indagine è stata condotta da Censuswide, un’agenzia internazionale di ricerca sui consumatori che rispetta e impiega membri della Market Research Society, basata sui principi Esomar. Il lavoro sul campo si è svolto tra il 4 aprile 2022 e il 14 aprile 2022 in sei Paesi europei, tra cui l’Italia. Nel nostro Paese sono state intervistate complessivamente 2.338 persone di età compresa tra i 18 e i 40 anni e gli over 65 anni, ponderati per età e sesso (50/50).

share Condividi

 

  • PUNTO ZERO

0 reaction

Commenta l'articolo
Nome
Email
Website

 

Articoli Correlati

 

Raduno di auto Fiat 500 a Napoli

Appuntamento da non perdere, domenica 10 novembre dalle ore 10 alle ore 13 al Lungomare di Napoli, per l’ormai annuale raduno internazionale degli appassionati della storica vetturetta famosa in tutto il Mondo. L’evento, con il patrocinio del Comune di Napoli,  nasce con la finalità di una raccolta fondi per la Mensa dei Poveri della Basilica del […]

 

Chili di capelli per parrucche oncologiche: le donazioni del cuore degli angeli di Balato

Dieci chili di capelli per parrucche oncologiche: gli angeli di Balato per le donazioni del cuore L’appello dell’Hair Stylist Mariano Balato «Donate!» Un atto d’amore, una raccolta che può rendere felici tante persone in un momento di estrema sofferenza con qualcosa che, altrimenti, andrebbe gettata via. In un anno la catena di saloni di parrucchieri […]

 

Dono day al polo liceale di San Sebastiano al Vesuvio

Il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Giuseppe Panico, rende noto quanto segue: “Grande partecipazione di studenti nell’auditorium liceale che anche quest’anno rende unica l’atmosfera che ha accolto gli ospiti del progetto “Scuola e Volontariato- Dona ti”, promosso con il Csv. Grazie al team coordinato dalla ottima DS prof. Fabrizia Landolfi, che ringrazio per la […]

 

Bosco in Rosa, 700 runners e festa per i viali di Capodimonte

Un successo in rosa e non poteva essere altrimenti. La quinta edizione de Il “Bosco in Rosa”, ha portato nel parco di Capodimonte settecento Runners, accompagnatori e bambini che hanno invaso l’area dell’Istituto Caselli del parco settecentesco voluto da Carlo III di Borbone. Una festa di colori nei quali il rosa spiccava e con il rosa anche il […]

 

La fragilità si fa protagonista

Nella sede dell’Istituto Superiore Graziani-Cesaro-Vesevus, la dirigente scolastica, prof.ssa Patrizia Tramontano, insieme alla dott.ssa Maria Rosaria Izzo, nella qualità di presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Ti porgo la mano”, e a Nello Collaro, curatore della Progettualità, hanno tenuto una conferenza stampa per la presentazione del “Progetto Fr’Agilità”, un percorso formativo primariamente mirato agli alunni dell’Istituto […]

 

 

Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 1947/21

© Copyright 2021 - lanotiziaincomune.it - powered by wiplab s.r.l.