La speranza e il coraggio sono emersi nella commemorazione tenutasi per il trentennale dell’uccisione di Maurizio Estate, vittima innocente di reato, assassinato il 17 maggio 1993. Maurizio è stato ricordato dai familiari, dalla fidanzata Rita e dalle istituzioni. Presenti nel luogo dove fu ucciso, oggi a lui dedicato nel quartiere Chiaia di Napoli, per la consueta deposizione di fiori, il presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, don Tonino Palmese, la vicesindaco di Napoli, Laura Lieto, la presidente della Prima Municipalità, Giovanna Mazzone e l’assessore alle Politiche Sociale Benedetta Sciannimanica. Intervenuti Vittorio Ciccarelli del Fai con Davide Estate, nipote di Maurizio, presidente dell’Associazione antiracket Vomero-Arenella dedicata alla memoria di Maurizio. Tra i presenti anche Tano Grasso, fondatore e presidente della prima associazione antiracket italiana. Al termine della commemorazione Enrico Tedesco, segretario generale della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, ha presentato il libro “Il ragazzo col sorriso”, volume sulla storia di Maurizio Estate tratto da “Cuori Spenti” di Raffaele Sardo, Guida Editori, quarto libro del ciclo che la Fondazione Pol.i.s. ha dedicato alle storie delle vittime innocenti di reato. La prefazione è stata curata da don Tonino Palmese, presidente di Pol.i.s. “La vita è un dono che abbiamo ricevuto ed è un compito che dobbiamo realizzare – ha affermato don Tonino – abbiamo bisogno che queste due dimensioni possano viaggiare insieme. Maurizio ha compiuto l’espressione più alta nel corso della sua esistenza, ha regalato la sua vita. Mi auguro che tutti noi, secondo il suo esempio, possiamo viaggiare sui due binari del dono e del compito, per essere degni di ciò che siamo, dei viventi”.
“Questa giornata non la vivo con tristezza, la vivo nel ricordo di una grande persona, di un grande ragazzo, di un grande uomo e di un napoletano a testa alta”, così è intervenuto Davide Estate, nipote di Maurizio. Presenti, nel corso della giornata, alcune delegazioni del Liceo Umberto I, dell’ITI Augusto Righi e della Scuola Secondaria di Primo Grado “Tito Livio”.
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