Con la conferenza “Architetture ordinarie e progetti sovrapposti” dell’architetto Enrico Scaramellini tenutasi la scorsa settimana ad Aquilonia presso la Casa della Cultura, si è chiusa un periodo di ben cinque appuntamenti che nell’ambito del Festival di Architettura della Campania hanno visto giungere in Irpinia numerosi relatori per confrontarsi su tematiche fondamentali per lo sviluppo delle aree interne. Architetti di chiara fama internazionale hanno discusso sulla pluralità dei territori della nostra regione come ricchezza imprescindibile da cui partire per rispondere alle domande di un cambiamento sociale sempre più sentito e richiesto dalle nostre comunità. “Il Festival dell’Architettura – ha dichiarato Bruno Discepolo, assessore regionale al Governo del territorio – rappresenta, in qualche modo, l’attuazione della legge per la Promozione della Qualità dell’Architettura, che la Regione Campania ha promulgato nel 2019 e conferma il lavoro che, da alcuni anni, stiamo facendo in questa direzione per diffondere nelle nostre comunità il valore sociale dell’architettura”. “Con l’ultimo appuntamento degli eventi organizzati in Irpinia, nell’ambito del Festival Campania Architettura 2023 – afferma Eleonora Dionisio, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Avellino – avvaloriamo il notevole potenziale che offre il nostro territorio e la sua immensa ricchezza dal punto di vista culturale, ambientale e delle tradizioni: ricchezza che deve assolutamente essere reinterpretata per dare risposte concrete al continuo cambiamento della società. È necessario puntare l’attenzione su iniziative ed esperienze che abbiano una forte capacità di sperimentare idee progettuali rinnovate, al fine di creare effettive connessioni tra le diverse realtà dei comuni irpini, ma soprattutto di motivare in modo concreto le persone ad essere radicate ai luoghi e ad attivarsi per renderli adeguati al processo evolutivo della collettività contemporanea”.
“Questa settimana – spiega il presidente Erminio Petecca – abbiamo affrontato tanti temi importanti dal punto di vista culturale e della qualità della vita con eminenti relatori ma un tema però ci ha toccato più da vicino: la stazione Irpinia dell’alta velocità. Non ci sarà vero sviluppo economico per il territorio senza la realizzazione della piattaforma logistica della Valle Ufita e il rischio che non si realizzi più è forte. Non si può restare indifferenti di fronte a tanta irrazionalità: il Festival dell’Architettura è stato per questo anche l’occasione giusta per parlarne”.
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