Cantanti, ballerini, musicisti, chef, artisti… cittadini di un futuro migliore. Le centinaia di alunni di alcune delle 19 scuole di Napoli Est della rete «Insieme si può» contro la dispersione scolastica, sono stati i veri protagonisti dell’evento finale del progetto «Ingraniamo la sesta…per un quartiere grande come la VI Municipalità», tenutosi lunedì sera al Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa. Il loro entusiasmo, cadenzato dall’orgoglio dei docenti che li hanno seguiti nei laboratori, la bravura e il talento hanno rappresentato per i partecipanti la vera vittoria di percorsi complicati in territori particolarmente caldi.
Ed è proprio sulla VI Municipalità, con i territori di San Giovanni, Barra e Ponticelli, che la Regione Campania ha deciso di investire per un progetto di grande spessore sociale. Lo spettacolo, condotto dalla presentatrice napoletana Titta Masi, ha visto l’esibizione degli alunni di 7 delle 19 scuole coinvolte nel progetto: la scuola capofila Ics 46 Scialoja-Cortese, l’Ic Madre Claudia Russo Solimena, l’Ics 47 Sarria Monti, l’Iis Sannino De Cillis, l’Istituto Superiore Archimede, l’Ipseoa I.Cavalcanti, l’Itt Marie Curie. Dalle esibizioni con il flauto alle coreografie di danza fino ai cori e alle testimonianze della formazione presso aziende imprenditoriali del territorio, i ragazzi hanno dimostrato di essere veramente cresciuti grazie al progetto. Presenti importanti rappresentanti del mondo scolastico, istituzionale e politico: Ettore Acerra, Direttore Ufficio scolastico regionale della Campania, intervenendo sulla dispersione scolastica ha affermato: «Si tratta di un fenomeno preoccupante però va in miglioramento. Dopo la pandemia ci sono tante attività e va sottolineata la collaborazione istituzionale con Regione, Comune, Prefettura, Tribunale dei minori. Il progetto presentato a Pietrarsa è la logica di rete sul territorio. Inoltre vi è una pluralità di risorse da investire, oltre a quelle regionali anche quelle ministeriali». La professoressa Rosa Stornaiuolo, Dirigente scolastica dell’istituto capofila del progetto contro la dispersione, ha sottolineato: «Il progetto è finanziato nell’ambito del programma Scuola Viva in Quartiere e ha come finalità il contrasto alla dispersione scolastica. Abbiamo garantito a tutte le scuole del progetto due laboratori di recupero disciplinare e motivazionale. Inoltre stiamo realizzando un intervento edilizio in ogni scuola partecipante al programma, sia per mettere in sicurezza gli ambienti sia per abbellire gli stessi. Ed infine gli studenti del primo ciclo hanno partecipato a percorsi di orientamento per 21 ore, mentre quelli del secondo ciclo hanno partecipato a laboratori esperienziali presso unità produttive locali o associazioni. Inoltre, un percorso di formazione è stato attivato per i docenti sulle didattiche innovative e abbiamo aperto uno sportello di ascolto con il supporto di psicologi sui materiali dell’orientamento. La rete è tra gli strumenti più efficaci per contrastare la dispersione. Con gli istituti di Barra, San Giovanni e Ponticelli abbiamo avviato un partenariato sul territorio con trenta tra associazioni e unità produttive».
L’assessore regionale Lucia Fortini ha affermato: «La dispersione è ancora una piaga e va combattuta con istruzione e formazione professionale. Questi progetti possono essere utili a contrastare l’abbandono. I ragazzi spesso vedono la scuola come realtà distante. Le modalità tradizionali di insegnamento a volte non li appassionano e vivono in territori difficili dal punto di vista socioeconomico. Questi progetti migliorano conoscenze e competenze perché sono vicini ai ragazzi in maniera simpatica, interessante e concreta. L’innovazione introdotta con questo progetto è giunta mettendo in rete scuole di vari gradi, dalla primaria, a quelle di primo e di secondo grado. Inoltre, sono stati utilizzati anche fondi diversi come quelli per l’edilizia. Continueremo con Scuola Viva e amplieremo le proposte con progetti che permettano ai ragazzi di viaggiare per il mondo. La scuola deve consentire a chiunque di raggiungere qualunque risultato». Maura Striano, l’assessore all’Istruzione del Comune di Napoli ha così commentato il progetto: «”Insieme si può” è lo slogan che avete scelto per questo progetto che dovrebbe diventare un modello per tutti. Questo percorso teso a contrastare l’abbandono e la dispersione scolastica che nella vostra Municipalità, come in altre municipalità, sono particolarmente evidenti come problematica e noi come Comune di Napoli lo stiamo rilevando attraverso l’analisi dei dati. Immaginare che si possano organizzare delle azioni in rete dove ogni scuola dia un contributo in termini di organizzazione e competenze; iniziative che ricadono positivamente a cascata sui ragazzi e sul territorio puntando anche sull’orientamento, attraverso il coinvolgimento delle attività imprenditoriali del territorio, è secondo me una strategia vincente». Il Presidente della VI Municipalità Alessandro Fucito ha aggiunto: «È stata una formidabile iniziativa frutto di grande dedizione da parte dei docenti e non solo. Il progetto ha coinvolto i ragazzi. La scuola non deve essere luogo di imposizione ma di accoglienza, di diritti, di formazione e di spazio di partecipazione. La dispersione è tema vasto che riguarda l’emarginazione sociale, la povertà, effetti del reddito di cittadinanza. La scuola è un baluardo ma da sola non può contrastare la piaga della dispersione. La scuola può essere migliore e più attrattiva e speriamo di aprire le aree sportive ai ragazzi. I fondi pnrr sono una straordinaria occasione per investire bene le risorse sui territori». La serata ha riscosso un grandissimo successo rappresentando un preludio dei progetti futuri su questa scia positiva.
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