Domenica 17 dicembre alle 16.30 il chiostro di Santa Chiara ospita Voci e suoni del Natale rappresentazione itinerante sul Natale ed, in particolare, sul Presepe di Greccio scritta e diretta da Fulvia Serpico.
I testi, appositamente scritti e basati sulle fonti francescane, sono alla base di questo lavoro di ricerca e studio, sia musicale che teatrale. Un lavoro che intende valorizzare la storia vera attraverso l’uso dell’Arte per rispettare la tradizione ma senza dimenticare la contemporaneità
I protagonisti di questo evento teatrale e musicale, accompagnati da padre Massimiliano Scarlato, sono: Francesca Morgante (Maria), Ivan Piccolo (Giuseppe) con le musiche del Collettivo Artistico Vesuviano, con Michele Buonocore (musiche, testi, voce e chitarra), Debora Sacco (voce), Matteo Abete (chitarra). I costumi e le scene sono di Debora Sacco.
L’evento – dichiara la Serpico – nasce dal desiderio di immergersi nella reale sensazione vissuta da Francesco nel momento in cui decise ed ottenne di ricreare “Betlemme”. Non solo una suggestione, ma un’atmosfera che parla di storia vissuta. Attraverso la ricostruzione del viaggio di Maria e Giuseppe verso “Betlemme”, l’itinerario nel chiostro si sviluppa come un accompagnamento ai sentimenti puri ed umani vissuti dalla coppia durante quel difficile viaggio. La consapevolezza di Maria che accetta di “donare” al mondo il Bambino della Salvezza, e la cura, la premura di Giuseppe che saprà vegliare su quei passi fino alla nascita.
Celebrare il presepe, non vuol dire solo ricordarne l’origine ma anche scoprirne il vero significato. Per l’occasione degli 800 anni dalla prima rappresentazione nel 1223, avvenuta a Greccio per volontà di San Francesco d’Assisi, si ripropongono rievocazioni e memorie proprio per ricordare un evento importante per la storia della spiritualità francescana e non solo.
Il Mistero del Natale per Francesco, rivive attraverso la Culla che del presepe rappresenta il Centro. Si celebra con commozione la nascita e l’umanità di Gesù che si fa carne per diventare umano e piccolo. Nelle debolezze di un Bambino, si rispecchiano tutte le fragilità del mondo. Quello di ieri e quello di oggi. Sono fragilità che l’innocenza e la semplicità possono sempre salvare: Presepe vuol dire ammirare e pregare la Culla, il giaciglio, la “greppia”, gioendo per la nascita nuova.
L’evento rientra nel programma del Natale di Santa Chiara teso a valorizzare il monumento e alla sua apertura alla città e ai turisti.
L’ingresso è gratuito, un dono alla città e ai turisti offerto dalla cittadella francescana, fino ad esaurimento dei posti.
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