Occhi puntati su Napoli per guardare alle più moderne tecniche della pneumologia interventistica. All’Ospedale Monaldi di Napoli, giovedì 23 e venerdì 24 marzo, si terrà l’XI edizione del Congresso nazionale di pneumologia interventistica, che vede come responsabili scientifici il dottor Carmine Guarino (direttore dell’UOC di Broncologia afferente all’Azienda Ospedaliera dei Colli) e il professor Andrea Bianco (ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”). Sono numeri importanti quelli della UOC di Broncologia: circa 2.000 procedure di broncoscopia l’anno su pazienti provenienti da Monaldi, Cotugno e CTO e centinaia di procedure di EBUS annuali secondo le indicazioni del GOM tumori del polmone, completate anche dalla diagnostica citopatologica con il patologo in sala endoscopica (Rapid On Site Evaluation). Il centro si occupa, inoltre, di eseguire interventi di broncoscopia rigida con trattamenti laser e posizionamento di protesi tracheali per stenosi benigne e maligne, procedure disostruttive con argon plasma (APC) e rimozione dei corpi estranei provenienti in pazienti provenienti dal pronto soccorso del CTO. Specialisti da tutta Italia si confronteranno, quest’anno, su tematiche relative alla diagnosi e alla stadiazione del tumore del polmone attraverso tecniche avanzate che permettono di arrivare alle neoplasie attraverso indagini diagnostiche effettuate in via mininvasiva grazie all’innovazione tecnologica legata alla broncoscopia (EBUS TBNA, EBUS-b trans esofageo, EBUS Radiale). Sotto la lente, visti i dati che si registrano in Campania, anche le più innovative tecnologie della diagnostica oncologica per le lesioni polmonari periferiche, tra cui la robotic assisted bronchoscopy, tecnologia in fase sperimentale che consente di guidare il broncoscopio attraverso un controller e una consolle collegata ad un monitor tridimensionale fino al raggiungimento delle lesioni periferiche, riducendo la necessità di procedere a biopsie transtoraciche o chirurgiche e, quindi, diminuendo anche le le possibili complicanze che da esse derivano. E ancora, la Cone Beam CT (CBCT) in corso di broncoscopia che grazie a un fascio conico di raggi X e un detettore piatto, consente di ottenere immagini tomografiche che garantiscono una più accurata localizzazione del target al momento della procedura. La CBCT aumenta la resa diagnostica della broncoscopia. Un’intera sessione del congresso sarà dedicata alle nuove strategie terapeutiche dell’asma grave con le nuove terapie biologiche, della BPCO e del trattamento endoscopico dell’enfisema polmonare. «L’Ospedale Monaldi ha una expertise nella cura delle patologie polmonari. Una tradizione che si perpetua negli anni e che noi vogliamo continuare a valorizzare investendo su capitale umano e su tecnologie sempre più all’avanguardia», il commento di Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli.
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