Sarà aperta al pubblico domenica 3 aprile, alle ore 16.30, la cripta della Collegiata di San Michele Arcangelo. Dopo circa 40 anni il luogo più antico della chiesa solofrana ritornerà fruibile per i cittadini ed i visitatori. L’inaugurazione è prevista per le ore 16.30. Nella Collegiata sarà allestito un maxi-scherno per la proiezione di un video guida della cripta, con le spiegazioni storiche ed artistiche del Primicerio Mons. Mario Pierro. A seguire la benedizione dei locali. Presente alla cerimonia il Sindaco Michele Vignola, il Comitato Festeggiamenti San Michele Arcangelo e diverse associazioni cittadine. A partire dalle 16.30 alle ore 19.30, tour guidato per gruppi massimi di 8 persone a cura dei volontari dell’A.S.Be.Cu.So. e della Proloco Solofra. I visitatori potranno ammirare la sala degli scolatoi, la cappella di S. Giuda Taddeo, i cunicoli dove venivano riposte le ossa dei defunti e la cappella gentilizia della famiglia Giaquinto dove è ubicato l’affresco cinquecentesco della Deposizione, opera di ignoto, ispirato ad una formella di Albrecht Dürer. L’opera è stata ritrovata durante i lavori di riqualificazione della cripta. Prevista inoltre un ulteriore data per le visite alla cripta e alla Collegiata sabato 9 aprile, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00, per un massimo di 250 persone. Le visite sono gratuite, obbligatoria la prenotazione al link www.collegiatasanmichele.it
“È stato un lungo ed imponente lavoro di recupero e riqualificazione” – commenta il Primicerio Pierro – “Con gli operai prima ed i volontari poi, siamo stati impegnati nella pulizia del luogo e nella catalogazione dei beni presenti al suo interno. Diversi i reperti recuperati che hanno ripreso nuova vita all’interno della Cripta, che è stata elettrificata per consentire un più agevole passaggio ai visitatori. Speriamo di renderla visitabile più spesso, non solo ai cittadini di Solofra, ma anche ai piccoli gruppi di turisti che vorranno conoscerla”.
Note storiche
La cripta della Collegiata è stata utilizzata come ossario per le ricche famiglie della cittadina, le stesse che avevano altari dedicati nelle navate della chiesa, fino al napoleonico editto di Saint Cloud. Dopo il 1980 l’ipogeo è stato svuotato e ripulito, le ossa recuperate sono state deposte presso il cimitero comunale. Nella cripta è esposta la statua in pietra di “Maria di mezzo Agosto” a cui era intitolata, insieme a San Michele, l’antica pieve. Il culto mariano era tipico dell’epoca bizantina e fu presto soppiantato da quello all’Arcangelo, particolarmente caro ai Longobardi. Negli stessi ambienti sono presenti alcuni resti lapidei della chiesa dello Spirito Santo, di cui oggi restano solo le mura, recuperati dai volontari dell’A.S.Be.Cu.So.
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