Grande attesa giovedì 5 agosto alle ore 19, sulla terrazza panoramica di Villa San Michele, per la presentazione del libro del direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli Paolo Giulierini dal titolo “Stupor Mundi. Storia del Mediterraneo in trenta oggetti.” Un incontro che sottolinea ancor di più la collaborazione tra il MANN e l’istituzione svedese sull’isola di Capri.
Non poteva mancare Capri nel viaggio di ‘Stupor Mundi’ il libro di Paolo Giulierini, (Rizzoli, pag. 314) direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, un racconto dei racconti sul Mediterraneo attraverso trenta capolavori iconici del MANN. E non poteva essere che Villa San Michele, straordinario luogo di storia e bellezza legato al Mann dalla vicenda umana e culturale di Axel Munthe e oggi anche da una significativa collaborazione, ad ospitarne la presentazione sull’isola. Sarà la soprintendente Kristina Kappelin ad intervistare l’archeologo toscano, dal 2015 alla guida di uno dei musei più importanti al mondo. In occasione della presentazione sara’ svelata la prossima iniziativa congiunta, programmata per il mese di settembre.
”Credo molto nelle collaborazioni e con il direttore del MANN c’è stato un feeling immediato, fatto di visioni comuni – sottolinea la direttrice della casa museo di Anacapri – Sono felice di ospitare la presentazione di un libro così interessante e di valorizzare la nostra stagione culturale, che, al di là delle più rosee aspettative, si sta rivelando una delle migliori degli ultimi anni”.
Stupor mundi – Non una guida nè tantomeno un trattato di archeologia, il libro ci parla di una antichità già straordinariamente ‘globalizzata’ ma anche degli italiani di oggi e del nostro rapporto con ‘l’altro’. Partendo da una mappa delle meraviglie dove si collocano opere come il Mosaico di Alessandro, la Tazza Farnese, i Tirannicidi, Saffo e molte veneri, Giulierini gioca con i cortocircuiti temporali per condurci dalla preistoria agli etruschi, dai romani ai bizantini, dai greci ai normanni, e ancora più lontano, ad incontrare arabi, cinesi, indiani. Come in un ipertesto di carta, le pagine di ‘Stupor Mundi’ ci portano, di link in link, a incontrare il dio Pan e Gabriele D’Annunzio, la Venere in Bikini e Ursula Andress e Brigitte Bardot, dai gladiatori di Pompei alla strage dell’Heysel, dall’ornitomanzia agli Uccelli di Hitchcock. A stimolare la curiosita’ e a farsi largo tra nozioni, anche i titoli, fantasiosi, dei trenta capitoli: L’aquila e il dragone ci parla della via della seta, Fachiri, pepe e meditazione del fascino dell’India, Eroe ma non troppo è Teseo (dove troviamo anche i femminielli napoletani), Cartagine è il far west di Tiro, l’isola del potere è naturalmente la superba Capri e così via. Come e’ noto Stupor Mundi fu definito Federico II di Svevia che a Palermo creò una magnifica corte nella quale era naturale incontrare intellettuali di ogni religione e cultura. Obiettivo del viaggio, e del libro quindi, ‘è tornare a stupirsi di quanto, dietro alle apparenti diversità, ci sia un’umanità accomunata dalla voglia di crescere, di migliorarsi’. Con una dedica ai più giovani: ‘che si meritano molto di più di quello che abbiamo fatto finora per le nostre terre’. Per tutti l’invito a ripartire dai musei, portali magici verso la conoscenza. Perchè ‘Il mondo è un libro e chi non viaggia ne legge solo una pagina’ (Agostino di Ippona).
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