Tre giornate di studio per celebrare il bicentenario del debutto a Napoli di Gaetano Donizetti: dal 24 al 26 novembre il Conservatorio San Pietro a Majella ospiterà il convegno “Il comico e Donizetti: le farse”, dedicato all’analisi della stagione partenopea del celebre operista bergamasco. Affidato alla direzione scientifica di Francesco Cotticelli, Federico Fornoni e Paologiovanni Maione, l’appuntamento vedrà studiosi di livello internazionale approfondire il “fenomeno Donizetti”, mettendolo in relazione con il genere della farsa, prodotto con il quale si presentò al pubblico napoletano grazie alla rappresentazione de La zingara, andata in scena al Teatro dei Fiorentini proprio nel 1822. A duecento anni di distanza da quel debutto saranno sviluppati diversi e interessanti focus tematici. Ospitati nella Sala Muti, si succederanno, tra gli altri, gli interventi di esperti come Paolo Fabbri, che parlerà del Donizetti librettista; Luca Zoppelli, che affronterà il tema dei topoi
meta-operistici presenti nella drammaturgia della farsa donizettiana; Giorgio Pagannone, che si soffermerà su “Il campanello di notte”, opera ancora poco conosciuta; Francesco Bellotto, che indagherà il rapporto tra il compositore e la farsa napoletana. Da segnalare, poi, anche l’intervento a più voci incentrato sulle opere farsesche tutt’oggi conservate nella Biblioteca del San Pietro a Majella. Altro momento di interesse sarà la presentazione dei lavori di sei musicologi, chiamati a realizzare delle produzioni originali sul tema al centro della tre giorni donizettiana. Introdotto giovedì 24 novembre alle ore 16.00 dai saluti del presidente del Conservatorio Luigi Carbone e del direttore Carmine Santaniello, il convegno vivrà il suo epilogo sabato 26 alle ore 12 con la presentazione del volume “Donizetti” di Luca Zoppelli edito per la casa editrice il Saggiatore. Insieme all’autore ne parleranno Emanuela Grimaccia e Stefano Valanzuolo. In collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, il convegno “Il comico e Donizetti: le farse” è stato promosso dal Conservatorio San Pietro a Majella in ricordo di Marta Columbro, già vicedirettore dell’istituto.
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