Grande attesa per il concerto di Stefano Bollani, che torna sul Belvedere di Villa Rufolo martedì 6 luglio (ore 19.30) in occasione del Ravello Festival. Bollani è un musicista di grande valore nel panorama dello showbiz internazionale. Fin da giovanissimo Bollani è riuscito a captare ll’attenzione del mondo del jazz, grazie ad un grande talento e a quella innata capacità di assorbire, mixare e rimodellare stili pianistici e generi musicali, da Prokofiev ad Art Tatum, da Scott Joplin a Jarrett, da Gershwin a Battisti, fino a Mozart.
Il maestro è riuscito a diventare il beniamino di un pubblico anche al di fuori della ristretta cerchia di appassionati di jazz, grazie alle sue apparizioni televisive, ai programmi radiofonici, ai libri pubblicati e a una naturale vocazione di showman. Un testimonial perfetto per questo genere musicale, e uno dei pochi che riesca a suonarlo negli asfittici palinsesti televisivi e radiofonici di questi tempi. Chiunque abbia avuto la fortuna di assistere ad uno dei suoi concerti dal vivo, oppure di incrociarlo in qualche apparizione nei media, si sarà reso immediatamente conto di quale sia il suo livello di eclettismo.
Al Ravello Festival Bollani aveva debuttato nel 2007 in piano solo, mentre l’ultima apparizione è datata 2015. In mezzo il concerto memorabile con Chick Corea dell’11 luglio 2009. In quell’occasione due generazioni di talento purissimo si confrontarono sedute alle tastiere di due gran coda. Chi era presente a quel concerto non può dimenticare, oltre all’esecuzione di standard celeberrimi, l’irruzione di uno spettacolo pirotecnico che venne inglobato nella musica dei pianoforti stregando una platea estasiata e plaudente. Un’esibizione, quella, che abolì qualunque distanza tra l’arte e la vita.
Tornando al concerto di questa edizione, già sold out, Bollani proporrà le Piano Variations on Jesus Christ Superstar: una visione del celebre Musical di Lloyd Webber in un’entusiasmante successione di variazioni dei temi contenuti nelle sezioni della pop opera degli anni settanta. L’occasione per varare questo interessante progetto, è stato il cinquantenario della composizione del musical, caduto lo scorso anno, un’ “opera rock” che fu uno dei frutti più maturi e gustosi della musica pop del post ’68. Bollani ha riscoperto quei temi che appena quattordicenne, già suonava con incondizionata passione.
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