Inteso incontro al Lyceum Danza Mara Fusco a Napoli. L’attore, regista e pedagogo Enzo Scala nella sua magmatica esposizione ha coinvolto i tanti presenti grazie alla sua ampia esperienza e coinvolgente verve. Scala ha raccontato dei suoi due grandi maestri di teatro: Decroux e Marceau. Ha invitato tutti gli allievi a partire, incontrare l’umanità, conoscere nuovi idiomi, culture differenti cercando di non cedere all’appiattimento massificante in atto ormai da alcuni decenni e denunciato – già oltre mezzo secolo fa – dal grande Pier Paolo Pasolini. L’attore napoletano ha raccontato della sua esperienza come mimo, regista e docente in mezza Europa e in America del Sud. “Viaggiare e rischiare sono azioni fondamentali in chi intraprende la strada del Teatro” ha sottolineato Michele Monetta. Le pertinenti domande degli allievi dell’ICRA Project hanno fatto poi sviluppare il discorso relativo all’importante differenza in chi pratica la scena fra azione e sensazione. “Il Teatro è il luogo fisico per l’immaginazione. Viaggiare, rischiare, studiare e fare esperienza del mondo, altrimenti cosa si racconta in scena? Cosa si dona al pubblico?”, è ciò che è scaturito dal vivace incontro con Scala all’Accademia di Mimodramma.
Enzo Scala, tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80, partì da Napoli, come molti altri giovani artisti dell’epoca che insoddisfatti di ciò che il territorio proponeva cercarono altro in varie città d’Europa. Incontrò Marcel Marceau ed Etienne Decroux per diventare poi loro allievo. Scala, è stato direttore per molti anni della Escuela de Actores de Canarias della Spagna insulare a Tenerife (dove vive attualmente) e Gran Canaria. L’incontro con il regista e pedagogo Enzo Scala è stato organizzato da ICRA Project di Napoli – centro diretto e coordinato da Michele Monetta e Lina Salvatore – nell’ambito del progetto approvato dal MiC Ministero della Cultura dal titolo “Attori si nasce, ma si diventa”, nonché dalla Regione Campania.
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