Da Napoli a Dubai. Il Mediterranean sound, tra jazz funk, ritmi latin e fusion melodica e attitudine dance di Pellegrino & Zodyaco infiamma l’esposizione universale negli Emirati Arabi, con un doppio concerto-performance dal vivo, in programma lo scorso 11 e 12 febbraio. “Portare il mio progetto Zodyaco all’Expo Dubai 2020 per suonare al padiglione Italia è stato un po’ come suonare per il nostro Paese – sottolinea Pellegrino, il producer napoletano, DJ e founder della Early Sounds Recordings, di ritorno da Dubai – Non è una questione di campanilismo, bensì di forte senso di appartenenza verso una cultura, un’estetica ed uno stile di vita che esportiamo nel mondo da millenni. Quello stile italiano e soprattutto mediterraneo che cerco di rielaborare a mio modo nei miei lavori discografici. L’emozione è stata tanta e le aspettative non sono state disattese: è un evento enorme, che vede coinvolto tutto il mondo, letteralmente. Con alcuni dei musicisti che mi accompagnano di solito in questo viaggio umano e musicale (Alessio Busanca piano, Gabriella Di Capua voce femminile, Federico Luongo chitarra) siamo emigrati ancora più a sud per portare a Dubai i suoni e le atmosfere del progetto Zodyaco che, fortemente legato a Napoli, è dedicato agli astri ed ai loro riflessi sul mare, quel mar mediterraneo che da sempre è ponte fra i popoli che ancora oggi unisce culture, mescola sapori e genti, rendendo la nostra terra coacervo di influenze stili ed umanità. Resta il suono del deserto di notte, le dune come onde in continuo divenire e sicuramente un po’ di perplessità raccontando di aver suonato al Dubai Expo 2020 nel 2022”. E prosegue: “Sono onorato. Nella distanza, dopo tanti anni vissuti all’estero, la propria terra assume un valore simbolico diverso rispetto a quando la si vive quotidianamente. È un ricordo forse idealizzato dalla malinconia, che porta con sè un calore speciale che fa sentire a casa pur non essendoci. Forse proprio per questo da Berlino ho fondato il mio progetto Zodyaco, che è ispirato agli astri ed ai loro riflessi sul mare, quello del “mio” golfo. Essere selezionati per rappresentare la musica di Napoli e della Campania nella settimana dell’Expo 2020 di Dubai, al padiglione Italia vuol dire anche rinnovare quel senso di appartenenza e di intensa relazione d’amore e d’odio verso questa città che attraverso le sue trame, a volte oscure, educa alla vita ed alla bellezza senza retorica, in maniera spontanea. Che poi, in fin dei conti, è anche ciò che cerco di esprimere con i dischi di Zodyaco, esorcizzando proprio quel bisogno d’altrove che ora trova soddisfazione in questa terra”. Zodyaco è il progetto con cui Pellegrino si è fatto notare in ambito internazionale grazie al suo distintivo suono mediterraneo: dinamico in quanto a influenze, esplora ritmi latin, tra il jazz ed il funk e melodie della tradizione, il tutto condito da una forte attitudine “dance”, coniando il termine “Napoliterraneo” per riassumere la sonorità di questo suo progetto anche attraverso collaborazioni con i musicisti più interessanti della scena napoletana e italiana, tra cui Alessio Busanca alle tastiere, Gabriella Di Capua voce femminile e Federico Luongo alla chitarra. “Zodyaco è nato e si è sviluppato negli ultimi 2 o 3 anni, quando vivevo ancora a Berlino. Alla base il desiderio di sperimentare le mie idee musicali con musicisti della scena campana per dar vita a sonorità vicine alle mie origini e alle mie radici – sottolinea il producer napoletano Pellegrino – Forse per nostalgia o necessità, chissà. Così, quello che agli esordi era un progetto prettamente discografico (mi occupo nello specifico di vinili e pubblico su questo formato oltre che in digitale su tutte le piattaforme), col tempo ha preso il sopravvento in maniera naturale diventando il centro della mia attività produttiva”. Dopo il primo LP omonimo “Zodyaco” (Early Sounds Rec. 2018) ‘ispirato dalle stelle e dai loro riflessi sul mare’, il gruppo si è gradualmente evoluto in una band dal vivo attiva con 3 record rilasciati fino ad oggi: il già citato LP d’esordio “Zodyaco”, il singolo “Caucciù” (2020) che sullo sfondo di una Capri illuminata dalle stelle ha aperto la strada ad un nuovo approccio sonoro e stilistico per la formazione, preambolo dell’ultimo album “Morphé” dedicato a Napoli vista dal Vesuvio (2020) in cui Pellegrino e il suo ensemble esplorano la passione del Sud e il disagio metropolitano di una Napoli in chiaroscuro, come suggerisce a prima vista la copertina del vinile. Con i suoi ritmi latini, atmosfere jazz e funk, le melodie della tradizione che non trascurano la sua spiccata attitudine dance, Pellegrino & Zodyaco si impongono come una parte fondamentale della nuova scena napoletana, alla quale contribuiscono diffondendo a livello internazionale il proprio caratteristico “napoliterraneo”.
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