Mico Galdieri, il ricordo dell’Ente Teatro Cronaca

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A dieci anni dalla scomparsa di Mico Galdieri, il 15 dicembre, l’Ente Teatro Cronaca, struttura di produzione e distribuzione teatrale (da lui fondata – nel 1959 – e diretta per decenni) lo ricorda a Napoli promuovendo l’incontro pubblico intitolato “Il nostro amico Mico”. Al poliedrico impresario, amatissimo per il suo carattere gioviale e stimatissimo per l’acuta lungimiranza dimostrata nel saper individuare e, ancor più, sostenere talenti ancora inespressi della scena teatrale e musicale, napoletana e nazionale, è dedicata una  celebrazione laica in programma venerdì 16 dicembre (ore 17) al Teatro Sannazaro di via Chiaia, nella città dove nacque nel 1933. Tanti artisti, compagni sodali di centinaia di avventure sulle scene e dietro le quinte dei teatri di tutto il mondo, si uniranno in questa occasione agli organizzatori nel sentito ricordo di  questo grande protagonista della scena teatrale e culturale italiana. Prestato al teatro fin da giovanissimo, sia in veste di capocomico che di regista, è stato pubblicista e critico teatrale. Ha contribuito alla nascita del Teatro Esse, uno dei più importanti teatri di sperimentazione italiana ed ha diretto il Teatro Orione ospitando e dando vita  ad importanti rassegne e spettacoli di teatro di ricerca. Come regista e produttore dal 1962 ha messo in scena più di 100 spettacoli e, al fianco di Eduardo De Filippo, collaborò alla nascita della Scarpettiana del Teatro San Ferdinando. Legò il suo nome di produttore ai grandi spettacoli firmati da Roberto De Simone, come la “Gatta Cenerentola”, “L’Opera Buffa del Giovedì Santo”, “Festa di Piedigrotta”, “Eden Teatro”, “Il Canto de li Cunti”, “Il Drago”, “Il Bazzariota ovvero la dama del bell’umore” promuovendoli in lunghissime tournèe nazionali e internazionali (da Parigi a Città del Messico, Buenos Aires, New York, Berlino, Francoforte, solo per citare qualche tappa).  E’ stato fondatore e direttore del Consorzio Teatro Campano ed ha creato e diretto iniziative d’avanguardia come il Festival “Settembre al borgo” a Casertavecchia e l’Opera Buffa Festival. Ha ricoperto l’incarico di Presidente dell’Ente Teatrale Italiano, il più importante organismo di distribuzione teatrale in Italia nella seconda metà del novecento. “Io credo che non c’è stato in questa città un altro come Mico Galdieri. Tanto attento e convinto di dover lavorare nel, per, con il teatro napoletano. E chi nel teatro di questa città abbia mai dato tanta assidua fiducia ed attenzione a talenti in crescita, gruppi da scoprire, scrittori a cui offrire occasioni, operai del teatro a cui dare lavoro. Davvero credo sia stato un eccezionale “testimonial” come si dice oggi, o “talent”, o anche, e più semplicemente, osservatore, fiancheggiatore, amico a proteggere la fragilità di questo sistema e mondo di sognatori ed illusi venditori di parole e invenzioni. Il teatro per Mico era presenza unica e costante, universo degno di attenzione in tutti i suoi momenti, aria da respirare ed impegno a cui dedicarsi. Questo è stata, io credo, la sua vita ed il suo lavoro, senza chiedere mai nulla in cambio. Instancabile, conscio di correre sempre il rischio dell’errore, ma convinto sempre dell’opportunità di correrlo ed anche di compierlo. Ostinato nell’andare avanti sempre e comunque in nome di un impegno preso chissà quando, forse negli anni giovani del sogno eduardiano o forse anche prima. Non importa scoprire l’origine di questo suo impegno, ma di affermarlo certamente si, perché molti devono a lui i passi compiuti poi avanti nel tempo, e di ringraziarlo”. Così Giulio Baffi, Direttore Artistico – Ente Teatro Cronaca. “10 anni senza Mico in questa città che non ha fornito tante occasioni per ricordarlo. Con la “sua” Ente Teatro Cronaca abbiamo voluto organizzare un momento collettivo di ricordo per omaggiare un grandissimo uomo di teatro che ha fatto la storia del Teatro Napoletano e che ricordiamo con tanto affetto e nostalgia. Ho conosciuto Mico Galdieri quando ero ragazzo, avevo poco più di vent’anni e lavoravo con Alfredo e Melina Balsamo. All’epoca gli incontri  tra Alfredo Balsamo e Mico Galdieri erano molto frequenti e mi capitava spesso di incrociare Mico. Ero affascinato da quell’uomo così signorile, così sapiente, anche così austero, lo osservavo quando capitava a teatro per salutare i suoi attori nei camerini, era affettuoso con loro e anche gli attori lo erano con lui. Una sera dissi a un’attrice: “ma ieri hai detto peste e corna di Mico e stasera te lo sei abbracciato e baciato?” “Nooo”, rispose lei, “ieri sera stavo incazzata ma io a Mico o’ voglio troppo bene”. Ed era così, notavo che era sempre così, nonostante qualche disaccordo, qualche contrarietà, tutti lo amavano davvero, tutti avevano una immensa stima di lui. Oggi mi tocca stare seduto alla sua scrivania e cercare di ripetere i suoi successi ma è praticamente impossibile, i tempi sono cambiati e la sua cultura e la sua grande competenza di Impresario Teatrale (come si diceva una volta) sono qualità incomparabili”. Questa la dichiarazione di Geppi Liguoro, Direttore Organizzativo – Ente Teatro Cronaca.

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