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Nel borgo medievale di Serre l’Alburni World Jazz Festival

Il prestigioso Alburni World Jazz Festival, una delle manifestazioni più longeve e significative nella regione Campania, si appresta a celebrare la sua XXIX edizione. Quest’anno, l’atteso evento si terrà nei suggestivi scenari del borgo medievale di Serre, situato alle porte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ai piedi dei Monti Alburni. Le date da segnare in agenda sono l’8, 9 e 10 agosto, tre giornate straordinarie all’insegna della musica, dell’arte e dell’eccellenze gastronomiche.

Il Festival, che ha conquistato un posto di rilievo nella tradizione culturale della regione, è un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti del jazz e della buona musica in generale. La sua longevità è testimonianza di una storia ricca di emozioni e di un impegno costante per promuovere l’arte e la cultura nel territorio cilentano.

Il borgo medievale di Serre, con la sua atmosfera incantevole e la sua architettura suggestiva, sarà lo scenario perfetto per accogliere gli artisti e il pubblico del festival. La sua posizione privilegiata, alle porte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, conferisce un valore aggiunto all’Alburni World Jazz Festival, permettendo agli spettatori di immergersi nella bellezza di un territorio ricco di storia e natura.

Tutti i concerti in programma sono ad ingresso libero e si svolgeranno dalle ore 21:30 presso Piazza Ennio D’Aniello.

A partire dallo scorso anno, il festival ha avuto l’onore di accogliere come direttore artistico una delle voci più autorevoli del panorama jazzistico italiano, il talentuoso cantante jazz Walter Ricci affiancato dalla società Mr.Few che si occupa della produzione.
Grazie alla sua esperienza e al suo profondo legame con la musica, Ricci ha portato una ventata di freschezza e innovazione all’Alburni World Jazz Festival, confermandolo come uno degli eventi di punta nella regione.

Per celebrare questa nuova ed entusiasmante edizione il super ospite è un virtuoso della fisarmonica jazz, infatti il grande musicista francese, di origini italiane, Richard Galliano tornerà ad incantare il pubblico campano con la sua performance. Un’opportunità unica per gli appassionati di jazz che potranno vivere un momento magico grazie alla sua straordinaria capacità di fondere le sonorità tipiche del jazz con i suoni tradizionali attraverso la passione e la maestria che si fondono in un’unica melodia. Richard Galliano si esibirà in solo il giorno 10 agosto.

Ad inaugurare l’8 agosto il festival però ci penserà un’altra grande band iconica della musica world ovvero la storica NCCP – Nuova Compagnia di Canto Popolare con a capo la storica cantante Fausta Vetere.
La Nuova Compagnia di Canto Popolare nasce nel 1970 con il preciso intento di diffondere gli autentici valori della tradizione del popolo campano. Lo straordinario successo che il gruppo ottiene al Festival di Spoleto del 1972 e del 1974 segna il suo lancio internazionale: da allora la NCCP ha ripetutamente partecipato a tutti i più importanti festival d’Europa e d’oltreoceano. Il gruppo ha alternato alla sua attività musicale anche quella teatrale, promuovendo e partecipando a numerosi spettacoli: La Cantata dei pastori, La canzone di Zeza, La Gatta Cenerentola, La Perla Reale, Sona sona… Per questo motivo Eduardo de Filippo li volle ospiti nel suo teatro, il San Ferdinando di Napoli. In occasione dei suoi cinquant’anni di musica, la Nuova Compagnia di Canto Popolare ha pubblicato il doppio cd “50 anni in buona compagnia”, da cui prende il titolo anche il nuovo spettacolo che ha toccato diverse città italiane. Il 2019 si apre col nuovo tour Anime di Terra che porta la NCCP ancora in giro per l’Italia, tra festival e concerti, alternandosi al lavoro in studio per l’uscita di un nuovo cd. L’anno seguente inizia con la presentazione dell’album “Napoli 1534”. Tra moresche e villanelle, apprezzatissimo dalla critica italiana ed estera, ultimo lavoro diretto e voluto dal compianto Corrado Sfogli, direttore artistico della NCCP.

Il secondo giorno (09 agosto) sarà una serata tutta all’insegna della contaminazione e della condivisione a ritmo di jazz e cantautorato. Il mattatore sarà il direttore artistico Walter Ricci che, con il suo trio composto dai musicisti Dario Rosciglione al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria, omaggerà il cantante statunitense Nat King Cole icona del jazz americano che attraverso le sue interpretazioni ci ha lasciato un repertorio di brani indimenticabili. Previste collaborazioni dal vivo con: la cantante Karima la quale vanta una lunga e variegata esperienza artistica, tra cui il Festival di Sanremo nel 2009 e soprattutto la collaborazione con Burt Bacharach dal quale è stata prodotta. E’ l’unica cantante italiana a cui il “Maestro” ha scritto dei brani e con il quale ha registrato a Los Angeles il suo primo album dal titolo Karima. Sempre nello stesso anno viene scelta dalla Disney per interpretare la colonna sonora nel film di animazione la Principessa e il ranocchio, ha aperto i concerti di Whitney Houston e di John Legend, ha partecipato a Tale e Quale Show e I migliori Anni su Rai 1. L’artista Dean Bowman tra i vocalist più dotati e rispettati della scena musicale afroamericana contemporanea, con alle spalle una carriera trentennale totalmente votata all’impegno, sia artistico (fondamentale il suo contributo a tutta la scena jazz, rock e d’avanguardia della Downtown newyorchese) che “politico” (è uno dei membri di vecchia data della Black Rock Coalition). La sua carriera lo ha visto impegnato con una delle band più innovative ed elettrizzanti degli ultimi anni, gli Screaming Headless Torsos, e come solista si è esibito in progetti tradizionali di ‘black spirituals’ e gospel music e in varie formazioni tra cui TriFunkTory, Soul Trilogy, The Black Spiritual Quintet e Ten Ballads duo (20 mag 2015). A completare la formazione ci sarà il polistrumentista jazz salernitano Alfonso Deidda della grande famiglia Deidda considerati tra le migliori realtà del panorama jazzistico italiano.
A completare i live set ci penseranno due open act d’eccellenza: la versatile cantante ed autrice Rossella Cosentino e Alessandro Santacaterina giovanissimo strumentista e compositore calabrese riconosciuto come uno dei principali virtuosi europei di chitarra battente. Dopo i concerti le tre sere
si concluderanno con i dj set di Aldolà Chivalà.

“Descrivere l’importanza dell’Alburni World Jazz Festival per la nostra cittadina – dichiara il Sindaco di Serre Antonio Opramolla – è un’impresa ardua perchè questa manifestazione è davvero un contenitore di meraviglie: innanzitutto consacra Serre come la Città della Musica, poi è un evento longevo, basti pensare che quella di quest’anno è la ventinovesima edizione e poi, ancora, permette a migliaia di persone, che in quei giorni affollano le strade di Serre, di conoscere questa bella realtà del territorio degli Alburni. Anche l’indotto economico che l’evento crea per gli esercenti della nostra comunità non è trascurabile. Lo spettacolo è la migliore forma di comunicazione e portare avanti un evento che mette l’arte della musica Jazz al centro, sottolineandone l’importanza e dando modo a tutti di apprezzare questo genere che rientra a pieno titolo nella storia della Musica, è per noi un grande impegno, ma anche un immenso piacere.
Quest’anno la direzione artistica è stata affidata al Maestro Walter Ricci ed anche questo è un fattore che ci riempie di orgoglio, Ricci ha già curato, magistralmente, la scorsa edizione dandole l’importanza e la luce che merita. L’esito della gara espletata proprio per affidare la direzione artistica dell’Alburni Jazz Festival ha dato un risultato che ci rende felici permettendoci di essere seguiti da un grande professionista. Siamo certi che sarà, ancora e sempre, un successo”.

“Sono davvero entusiasta di aver ricevuto per il secondo anno l’incarico di direttore artistico della XXIX edizione dell’Alburni World Jazz Festival – dichiara il direttore artistico Walter Ricci. Ringrazio il sindaco Antonio Opramolla, l’assessore Antonio Luongo e tutta l’amministrazione comunale per avermi riaffidato la direzione artistica del festival dandomi l’opportunità di continuare il lavoro iniziato un anno fa. La denominazione world, associata alla parola jazz, nasce da una nuova e ristrutturata concezione musicale che vuole aprirsi alle contaminazioni e alle condivisioni di genere. Questo incarico, di grande responsabilità, mi stimola a creare sinergie musicali e artistiche, insieme al mio team composto da grandi professionisti del settore, rafforzando le basi per la realizzazione di un festival internazionale, attrazione unica per il territorio degli Alburni e il comune di Serre.”

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