Domenica 23 luglio si rinnova l’appuntamento con l’atteso concerto di Pomigliano Jazz sul cratere del Vesuvio. Nell’ormai tradizionale evento al tramonto sull’orlo del cratere del Gran Cono si esibirà quest’anno il compositore e cantante tunisino Dhafer Youssef, il più creativo suonatore di oud della scena contemporanea. Con lui condividerà il palco allestito a quota 1200 metri, sulla vetta del vulcano più famoso al mondo, il chitarrista norvegese Eivind Aarset. Insieme daranno vita a un progetto originale commissionato dal festival diretto da Onofrio Piccolo, dal titolo evocativo: Suoni del Vesuvio. Una performance unica e irripetibile, in una location di grande fascino e suggestione che vedrà la partecipazione di Luca Aquino alla tromba, come special guest. I biglietti per assistere al concerto Dhafer Youssef ‘Suoni del Vesuvio’ sono disponibili sui circuiti Azzurro Service e Vivaticket e nei principali punti vendita regionali al costo di 25 euro + prevendita. Per i ragazzi under 18 sono disponibili biglietti al prezzo ridotto di 15 euro + prevendita. Per informazioni: tel. 081 5934001 – www.azzurroservice.net . Classe 1967 originario di Téboulba, in Tunisia, Dhafer Youssef è l’avanguardia di un movimento nella musica contemporanea che colma il divario tra influenze orientali e occidentali. In 25 anni di carriera ha pubblicato dieci album – l’ultimo, “Street Of Minarets” del 2023, con grandi ospiti come Herbie Hancock, Marcus Miller e Dave Holland – che mostrano la sua abilità musicale e la sua capacità di trascendere i generi. Spaziando tra jazz, elettronica, world music e fusion, senza rinnegare le sue origini e la tradizione Sufi. Grazie ai suoi lavori acclamati dalla critica ha ottenuto il BBC Award nel 2006 e l’Edison Award 2017, oltre a un posto nell’All-Star Global Concert 2015 dell’ONU per l’educazione, la scienza e la cultura. Molto apprezzato anche nel campo cinematografico, ha lavorato alle colonne sonore dei film di Ridley Scott (Exodus: Gods and Kings), James Horner (The Amazing Spider-Man, Black Gold) e Dave McKean (Luna). Per questa inedita esibizione sul Vesuvio alla XXVIII edizione del festival Pomigliano Jazz, Dhafer Youssef dialogherà con Eivind Aarset, chitarrista norvegese già al suo fianco in diversi progetti. Autentico innovatore della sei corde, Aarset è una delle figure di primissimo piano del composito universo musicale scandinavo. Un musicista eclettico che si muove con estrema disinvoltura tra jazz, post rock e avanguardia. A completare la formazione ci sarà la tromba di Luca Aquino, uno dei musicisti jazz italiani più apprezzati nel panorama internazionale. L’evento al Vesuvio è una esperienza unica e il concerto ne rappresenta la parte centrale. Per questo motivo il pubblico è chiamato ad osservare alcune regole fondamentali, al fine di vivere appieno questa esperienza emozionale.
ORARI: L’appuntamento è alle ore 16.30 al piazzale quota 1.000 di Ercolano, dove sono situati punti ristoro. Dal piazzale si risale a piedi accompagnati dalle guide vulcanologiche, lungo una serie di tornanti straordinariamente panoramici che conducono fino all’orlo del cratere. Arrivati in vetta, si assiste al concerto seduti a terra su cuscini. I musicisti suoneranno fino al tramonto. Al termine del concerto si ritorna al piazzale sempre accompagnati dalle guide vulcanologiche. Per vivere al meglio l’evento è consigliato un equipaggiamento comodo: scarpe sportive o da trekking, felpa o k-way. L’escursione in salita è di media difficoltà. Dhafer Youssef ‘Suoni del Vesuvio’ si aggiunge al cartellone della XXVIII edizione del festival Pomigliano Jazz che ha già annunciato i concerti di Manhattan Transfer (20 luglio all’anfiteatro romano di Avella), Avishai Cohen ‘Banda Iroko’ (26 luglio al parco pubblico di Pomigliano d’Arco) e Mike Stern Band (29 luglio al parco pubblico di Pomigliano d’Arco). Programmato e finanziato dalla Regione Campania e dal Ministero della Cultura, il festival è organizzato dalla Fondazione Pomigliano Jazz con Scabec, in partenariato con l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e i comuni di Pomigliano d’Arco e Avella.
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