Poggiomarino (NA) – È in arrivo la terza edizione dei RFA – Robinson Film Awards, prevista per sabato 13 aprile a partire dalle 14.00 presso il Cinema Eliseo (in via Ferrovia, 14). Il festival internazionale e indipendente di cinema è promosso dal regista vesuviano Jean-Luc Servino, conosciuto in tutto il mondo per i suoi lavori pluripremiati, e dalla JLS Films, casa di produzione cinematografica, che festeggia il suo primo anno di attività.
«Siamo giunti alla terza edizione» fa sapere Servino, «con oltre mille titoli, tra corti, medio e lungometraggi, provenienti da tutto il mondo, un grandissimo successo per un festival che mantiene forte la sua identità territoriale. Anche quest’anno, infatti, restiamo fedeli al Cinema Eliseo, nel quale ci sentiamo a casa, in provincia e non in città: tra gli obiettivi c’è quello di riportare il cinema nelle periferie geografiche, ricche di potenzialità culturali e sociali».
Da tutto il mondo non è solo un modo di dire: la giuria tecnica, composta da registi, attori, sceneggiatori, truccatori per il cinema e il teatro, musicisti e produttori ha analizzato attentamente pellicole provenienti dagli Stati Uniti, dal Canada, dall’Australia, dall’Asia, con ai primi posti Cina e Giappone, dall’Africa e da tutta Europa, con particolare partecipazione dall’Italia, dalla Spagna, dalla Francia, dalla Germania, dalla Svezia e dalla Grecia.
«Quest’anno il lavoro di analisi e critica è stato particolarmente intenso» aggiunge Tilde Girardi, giudice e organizzatrice del festival, «tanto da ampliare ulteriormente la giuria con l’arrivo di Jaewook Lee (Stati Uniti), Gabriela Dyminski (Brasile), Roman Fleury (Francia), Ioulia Lymperopoulou (Grecia), Colin O’Reilly (Regno Unito), Rod Sàez Chàvez (Cile) e Ron Devitt (Canada). Era necessario valutare la coerenza dei dialoghi, le traduzioni, il doppiaggio, anche e soprattutto tenendo conto delle tecniche cinematografiche e dello stile di ogni Paese».
Durante la giornata saranno proiettati e premiati i film selezionati e non mancheranno le sorprese, come un intervento artistico sul tema della migrazione a cura dell’attore Carlo Verre e l’assegnazione di un premio speciale. Al riguardo, Marco Melito, conosciuto come Moeh Esse, fa sapere: «Un festival come il nostro si rivolge anche e forse soprattutto ai più giovani. Per questo motivo, abbiamo fortemente voluto una Giuria Young, composta da giovani studenti e studentesse, che valuterà i film in proiezione e decreterà chi merita sostegno ed interesse. Conoscere i gusti e gli interessi dei più giovani è fondamentale nel nostro lavoro: sono loro a dettare mode, a parlarne sui social, a diffondere video, immagini e citazioni, con un ritorno in visibilità non indifferente».
Un festival per confrontarsi con il mondo. Luigi Milosa, attore e giudice, aggiunge: «Siamo alla terza edizione del nostro festival e già notiamo enormi differenze nella qualità delle pellicole in gara, nelle tematiche trattate, nella recitazione, nella ripresa, rispetto alla prima edizione di appena due anni fa. Questo vuol dire che il mondo del cinema è, per fortuna, in costante cambiamento e questo aspetto ci permette di confrontarci continuamente con il mondo che ci circonda, con le visioni non solo artistiche, ma anche sociali, politiche, culturali ed educative degli altri Paesi».
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