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“Rose” di Derrick Lui vince il “Premio Fausto Rossano” 2021

“Rose” del singaporiano Derrick Lui si aggiudica la statuetta come miglior cortometraggio alla settima edizione del “Premio Fausto Rossano”. “Un racconto fatto di intimo e d’interiorità, la storia di una donna e del suo modo di sentire e amare” si legge così nella motivazione della giuria presieduta da Titta Fiore (giornalista e Presidente Film Commission Campania), Stefano Bory (professore sociologia dei processi culturali), Agnese Nano (attrice), Sergio Sivori (regista e attore) e Assunta Maglione (psichiatra) che ha assegnato anche due menzioni speciali a “Congenital” dei Samko Brothers e “Mundomalo” di Andrés Acevedo Zuleta.

Al regista e autore Guido Lombardi è andato il premio speciale “per aver rappresentato con occhio d’artista le grida d’aiuto di personaggi ritenuti ai margini della società, alla ricerca di un riscatto sociale e di una redenzione umana, donne, uomini e bambini animati dalla forza di una speranza non sempre irraggiungibile”.

Il miglior corto della sezione violenza sulle donne è “Adieu Lulu” di Lionel Auguste, mentre nella categoria Focus Campania vince “Oltre i giganti” di Marco Renda. Nella categoria documentari a primeggiare è “Affectif anonyme” di Angéla Nichon, tra le animazioni “Fish in the desert” di Zhi-Ying Lin.

Tra le opere della categoria Scuole vince “Sotto quel telo non c’è un cadavere” degli Allievi della Scuola di Cinema ZuccherArte, mentre ex aequo nella sezione Studenti il premio va a “Alone together” di Aglaja Filipovic´ e “Otava” di Lana Bregar.
Il Premio, inoltre, da visibilità importante ai film laboratoriali, realizzati all’interno di percorsi riabilitativi in centri diurni, centri di salute mentale o progetti di socializzazione tra le persone come il vincitore di questa edizione “Storie di condomini e di balconi” di Stefania Carulli, realizzato dal Circolo In Luce Stories in collaborazione con il Centro di Salute Mentale di Gravina in Puglia.
I verdetti, dopo una settimana di proiezioni, incontri e dibattiti itineranti, con l’obiettivo di combattere lo stigma che circonda la sofferenza psichica nelle sue più varie accezioni, sono stati svelati durante l’evento di chiusura nella Sala Dumas del Grenoble di Napoli.

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