Rude Awakening è il singolo d’esordio di Fabio Cicala

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Rude Awakening è il singolo d’esordio di Fabio Cicala artista eclettico campano di nascita e londinese di adozione. Il singolo dà il titolo ad un progetto di 9 brani, registrati tra il 2019 e il 2020 presso gli Abbey Road Studios e i Soho Sonic Studios di Londra. Si tratta di un diario sonoro di sola chitarra classica accordata con il La a 432 Hz, che raccoglie le prime composizioni di Fabio Cicala. Il progetto musicale presenta frammenti di diversi generi armonizzati in sonorità minimali e vibrazionali, a tratti ipnotiche, un tessuto musicale che aiuta a rilassarsi e a meditare. Di estrema semplicità strutturale, Rude Awakening, estranea l’ascoltatore portandolo in una condizione atemporale, metafisica, utilizzando, come in una composizione di Erik Satie, la tecnica dell’ostinato, cioè il ripetersi di una serie di note, di un ritmo, in maniera quasi ossessiva. Ma il brano promette di scalfire presto la linearità del ritmo, grazie ai cromatismi dell’arpeggio, che con la loro ambiguità armonica, confondono gradevolmente l’ascoltatore. A tratti, quasi abbozzando la pregnanza dei “viaggi ipnotici di ritmi assortiti” delle composizioni di Vangelis. Il singolo è ispirato tra gli altri, dalle sonorità e dalla maestria di Steve Vai, e dei Mahavishnu Orchestra, capaci di amalgamare superbamente le sonorità e i ritmi della musica indiana con quelle occidentali. Questo brano in particolare, tradotto in italiano come “Brusco Risveglio”, – dice Cicala – esprime l’inizio del viaggio di crescita personale e spirituale avvenuto a partire dal 2014 quando mi sono trasferito nel Regno Unito. E’ un brusco risveglio perché non ci si può più relazionare alle persone e alla vita come lo si faceva prima, bisogna adattarsi ad una nuova cultura, una nuova temperatura, nuovi cibi e nuovi lavori. E’ una sensazione che tutti abbiamo provato diverse volte nella vita, per esempio quando è finita una relazione, un lavoro, oppure quando abbiamo perso una persona cara. Il brusco risveglio apre la strada ad un processo alchemico di trasformazione, di ricerca interiore, che, come nell’archetipo di una fiaba, se da un lato ci fa perdere una parte di noi, dall’altro ci fa scoprire nuovi “doni” che possiamo condividere con chi ci circonda. Per me il dono è stato la musica, che mentre mi barcamenavo tra un turno come barista e uno come cameriere, mi faceva accettare la condizione di emigrante, e mi motivava ad allietare gli altri attraverso le mie armonie. Un lavoro complesso con infinite ore di prove, copiando vari maestri antichi e moderni, sperimentando diversi generi musicali, e scoprendo di poter diventare solo il meglio di me stesso, sia come persona, che come musicista. Completare questo diario sonoro, è stato come liberarmi di un fardello, di una fase della vita e della creatività necessaria, ma passata. E ora mi sento libero di esplorare la musica con maggiore entusiasmo e consapevolezza!

FABIO CICALA Artista eclettico originario di Caianello, Fabio Cicala si laurea con il massimo dei voti in scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, città a cui rimane tutt’ora legato, sotto la guida di Antonio Capuano.

Da piccolo comincia a suonare le tastiere da autodidatta, per poi passare da adolescente alla chitarra, dopo aver scoperto Jimi Hendrix. Comincia a studiarla nella sua città natale da un guru delle sei corde, che lo incoraggia a continuare da solo il suo percorso artistico-musicale.

Risponde ad un’offerta di lavoro per un chitarrista acustico sulle vetrine di un ristorante italiano a Fleet a pochi chilometri da Londra e si esibisce dapprima una sera a settimana, poi due, tre, ed infine quattro sere, trasformando un hobby in una vera e propria professione.

Mentre allarga il repertorio musicale ed inizia a raccogliere consensi, comincia a scrivere i primi frammenti delle sue composizioni. Oltre a suonare al ristorante, suona per feste private ed eventi, ed inizia ad esibirsi come artista di strada nel centro di Londra.

Parallelamente all’attività di musicista, fa anche la comparsa per film hollywoodiani come Artemis Fowl di Kenneth Branagh, e il decoratore per la CBBC (la BBC dei bambini) e film indipendenti.

Tra il 2019 e il 2020, registra le sue prime composizioni per sola chitarra presso gli iconici Abbey Road Studios.

Nel 2022 fa parte del cast di The Way Home – il primo musical degli italiani a Londra, un progetto scritto e realizzato per la comunità italiana, che raccoglie per la prima volta le esperienze dei connazionali in Regno Unito. Il musical va in scena presso il Royal College of Music, e viene sponsorizzato da varie istituzioni ed aziende nostrane presenti nel paese oltremanica, come il Consolato Generale degli Italiani a Londra.

Fabio vive la musica come strumento di crescita personale e spirituale, è molto attivo sui social, e vive e lavora tra l’Italia e il Regno Unito.

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