Al via il prossimo il 20 gennaio, al Festival della Posteggia giunto alla sesta edizione. La manifestazione nasce da un’idea del posteggiatore decumano Gioacchino Iovino, pronipote di un grande posteggiatore, Pasquale Iovino detto ”Pascal o Piattar”, perché in gioventù era stato decoratore di piatti. Nato nel 1865 ebbe momenti di gloria, aveva studiato con Caruso presso il maestro Vergine. Diventò famoso nei ristoranti di Posillipo e si esibi’ a Berlino, Pietroburgo a New York e fu chiamato a Corte dallo Zar Nicola II. Dopo anni di gloria nel mondo, morì a Napoli il 10 agosto del 1957 al Morvillo l’ospedale dei poveri, solo, povero e dimenticato. Quest’ anno la sesta edizione del Festival si terrà, il 20 gennaio, alle ore 20, presso il ristorante Francisco Bistrot, via San Francesco, 230 Giugliano, sotto la direzione artistica di Gioacchino Iovino, in collaborazione con Imma Palumbo, padrino della serata Tony Sigillo, presenta Sari Yuonne. Il mestiere della posteggia è molto antico, Questi cantori girovaghi si organizzarono spontaneamente tra il Vesuvio e Posillipo già intorno al settecento dando vita alla mobilissima quanto poverissima arte della Posteggia. Dalle taverne del seicento alle osterie e poi le trattorie ed ai ristoranti ed ai salotti privati per proporre i pezzi classici del repertorio di canzoni napoletane, Il nome deriva dal ”Puosto” che stava ad indicare il luogo che essi occupavano per suonare. I posteggiatori girano per i tavoli delle pizzerie, dei ristoranti e dei caffè, intonano canzoni classiche napoletane intrattenendo il pubblico con chitarre e mandolini. La posteggia è amata tanto anche dai turisti che spesso di proposito si recano nel centro storico di Napoli dove maggiormente si sviluppa questa grande tradizione Napoletana.
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