Correva l’anno 1975 e un giovane Massimo Troisi, allora 22enne, veniva ritratto con un folto gruppo di coetanei alla festa dell’unità a San Giorgio a Cremano. La foto, alquanto inedita, in cui si nota anche Lello Arena, è “emersa” alla luce in uno dei tanti gruppi facebook , luogo di ritrovo virtuale, di tanti sangiorgesi. Troisi il 4 giugno di 40 anni fa lasciava la vita terrena a causa di problemi cardiaci. Al suo funerale a San Giorgio a Cremano parteciparono migliaia di persone. Già prima della sua prematura scomparsa, Troisi è divenuto icona internazionale del cinema e del teatro. I suoi film ancora oggi sono molto visti e conosciuti anche dalle nuove generazioni. Rimane nel panorama storico nazionale e internazionale una figura di riferimento assoluta. Nato a San Giorgio a Cremano il 19 febbraio del 1953, fu il principale esponente della nuova comicità napoletana nata agli albori degli anni 1970 e soprannominato «il comico dei sentimenti» o il «Pulcinella senza maschera». Formatosi sulle tavole del palcoscenico e naturale erede designato di Eduardo e Totò, fu accostato anche a Buster Keaton e Woody Allen. Cominciò la sua carriera assieme agli inossidabili amici del gruppo I Saraceni, divenuto La Smorfia, Lello Arena ed Enzo Decaro. Il successo del trio, inatteso e immediato, consentì al giovane Troisi di esordire al cinema con Ricomincio da tre (1981), il film che ne decretò il successo sia come attore che come regista. Dall’inizio degli anni ottanta si dedicò esclusivamente al cinema, interpretando 12 film, 5 dei quali diretti da lui stesso.
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