Una scuola bilingue, digitale e sostenibile. Sono queste le caratteristiche di “Un Amore di Famiglia”, il polo didattico che è stato presentato domenica 19 dicembre a Palazzo Fondi. Il progetto nasce nel 2015 in una struttura di 600 mq complessivi ubicata a Napoli, nella centralissima Via De Gasperi. All’interno ci sono due aree didattiche: l’area nido, con accoglienza fin dai primi mesi; scuola di infanzia, con bilinguismo, musicalità e approccio ecologico. Funzionante 11 mesi all’anno, con attività indoor e outdoor che comprendono percorsi di conoscenza attraverso le meraviglie culturali ed artistiche del territorio campano, questa scuola permette al bambino di imparare l’educazione ambientale con la stessa naturalezza con cui impara a camminare, in una struttura il più possibile amica dell’ambiente. Nel 2022 il progetto si amplierà con l’apertura della scuola primaria e secondaria inferiore e della prima biblioteca per bambini della città di Napoli, gemellata con New York e Barcellona, in concomitanza all’apertura di un’ulteriore sede negli spazi del centralissimo complesso Don Orione (sito in via Donnalbina). Sulla scia dell’esperienza di questi anni la direzione di “Un Amore di Famiglia” ha deciso di istituire nell’ambito dell’Open Day svoltosi domenica 19 dicembre una tavola rotonda a cui hanno partecipato esperti del settore digitale, dell’e-learning, della politica e della pedagogia. In particolare: l’On. Flora Frate, componente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione; Imma Napodano, esperta di letteratura per l’infanzia e curatrice di Bibi, la prima libreria indipendente della città di Napoli dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie; Marina Albanese, prof. Ordinario, direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca Lupt “Raffele D’Ambrosio” dell’Università Federico II; Maria Luisa Iavarone, professoressa di Pedagogia Sperimentale dell’Università Partenope; Rosa De Vivo, del Comitato Scientifico dell’Associazione Italiana Orientatori Asitor; Sara Galmuzzi, storica dell’arte ed ideatrice in fase di lockdown di un progetto che mira a spiegare l’arte contemporanea ai più piccoli. Da tale incontro è emersa la necessità di investire sull’istruzione per foraggiare l’incremento delle nascite, oggi ai minimi storici a causa del periodo di insicurezza che stiamo vivendo, e di rendere il più accogliente possibile la comunità di cui i bambini sono risorsa fondamentale. Un aperitivo organizzato dall’associazione Provinciale Cuochi Napoli, ha accompagnato le diverse attività organizzate per i bambini che hanno partecipato all’evento. Tra queste sono stati particolarmente apprezzati il laboratorio allestito dalla Scuola di Cinema di Napoli di Roberta Inarta, e quelli di Playourtour, Orata Design e Lebanart.
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