Grande gesto sportivo e sociale di Alessandro Renica, calciatore del Napoli negli anni ’80 e che tutti ricordano in città. Memorabile, ad esempio, fu un suo colpo di testa, mortifero, che permise agli azzurri di battere la Juventus in Coppa Uefa nel 1989. Il campione azzurro negli ultimi giorni ha fatto visita a due murales dedicati a Diego Armando Maradona ed entrambi realizzati di recente.
Renica prima è stato a Frattamaggiore, comune di origine dell’attuale capitano del Napoli, Lorenzo Insigne: qui la gigantografia del Pibe de oro è stata inaugurata solo poche settimane fa.
La tappa Soccavo
Oggi (vedi foto) Renica è stato a Soccavo (quartiere occidentale di Napoli) e qui, oltre a rendere omaggio al murales dedicato a Dieguito, ha visto di persona in quali condizioni versa il “Centro Paradiso“, un tempo campo di allenamento del Napoli ma da anni completamente abbandonato.
Renica sul suo profilo facebook scrive: “Mi ha fatto male vedere il ‘Centro Paradiso’ ridotto così…una fitta al cuore, il luogo dove si allenava il più grande giocatore di tutti i tempi. Sono a disposizione nel sensibilizzare (nel mio piccolo) chiunque voglia riqualificare e valorizzare questo luogo, magari creando una scuola calcio per ragazzi. Se siete d’accordo uniamoci e lottiamo per nn disperdere la storia del calcio Napoli ed il suo glorioso ed unico passato“.
Parole amare, ma al tempo stesso coraggiose e significative perché volte a smuovere la coscienza collettiva degli appassionati di calcio e sopratutto delle istituzioni.
Il gesto di Renica è molto utile perché può fungere da stimolo positivo per un’azione collettiva di riqualificazione e di rilancio del ‘Centro Paradiso’.
Si tratta di un luogo che ogni napoletano conosce e che rappresenta un simbolo per il calcio e per la città: proprio qui, per sette lunghi anni, il più grande calciatore di tutti i tempi si allenava nei giorni infrasettimanali, in vista di deliziare tutti, la domenica, durante le partite ufficiali.
Ha perfettamente ragione Renica: oggi il Centro Paradiso è una ferita che va curata ed occorre farne un’area moderna dove vedere i giovani giocare a calcio e magari dove scoprire nuovi talenti.
Dai un’occhiata al nostro articolo precedente!
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