L’ex centrocampista di Napoli e Fiorentina, Gaetano Fontana, è intervenuto a Febbre a 90, in onda su Vikonos Web Radio/Tv. Ecco le sue dichiarazioni: “Con Verona e Monza il Napoli ha giocato due partite molto diverse, il marchio della squadra è quello, il Napoli porta avanti la filosofia della gestione con la palla, se vai alla ricerca della costruzione qualcosa devi concedere, chiaramente chi paga dazio è chi gioca sulla linea difensiva ma gli azzurri sono stati straordinari. Firenze sarà un test differente, con tutto il rispetto ovviamente per Verona e Monza, da cui mi aspettavo di più, ma i viola hanno altre ambizioni, struttura ed una formazione ben assortita. La cessione di Torreira però va assorbita bene, Italiano sta giocando con Ambrabat in quel ruolo, la curiosità è per Mandragora. La Fiorentina ha una sua identità ben precisa, va presa con attenzione soprattutto sugli esterni, hanno qualità e gamba. Per il Napoli sarà un test impegnativo. Il sistema di gioco? Spalletti ha trovato un suo equilibrio, ma è chiaro che Raspadori ti dà tantissime soluzioni tattiche, l’impianto azzurro ha una fisionomia tale da poterti consentire un cambio in corso d’opera, il Napoli ha avuto un impatto su questo campionato davvero straordinario, e può essere la sorpresa del torneo. Lobotka? Su di lui mi sono espresso tante volte, anche quando ha avuto molte critiche l’ho sempre considerato forte e capace. Logico che quando è arrivato in Italia abbia avuto un ambientamento difficile, lo slovacco affascina quando gioca, per come domina la palla, a me fa impazzire quando non ce l’ha: lui si propone, si smarca, magari l’accontamento ad Iniesta di qualche giorno fa da parte di Luciano non è blasfemo: parlo tatticamente, come idea di gioco di Iniesta, di Xavi. Se penso a Jorginho, il faro del Napoli di Sarri, parliamo di calciatori con idee differenti: all’italo-brasiliano piace giocare ad un tocco, Lobotka ha una gestione della palla diversa, come Iniesta ha il baricentro basso, sa giocare la palla uscendo da situazioni critiche rapidamente, ora sta raccogliendo i frutti anche perché psicologicamente sta davvero bene, è in fiducia. Personalmente mi piace molto l’accostamento di Lobotka a Pizarro, ci ho giocato molte volte contro, mi faceva impazzire e lo slovacco lo ricorda moltissimo. Keylor Navas? Se arriva è giusto che Meret chieda la cessione, deve trovare autostima, è un ragazzo eccezionale e di grandi valori. Sinceramente lo vedo presente e centrato, cosa che non avevo visto nella prima parte del ritiro. Chissà che non possa esserci anche per lui una bella svolta”.

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