“Ora il Napoli reagisca, è una questione psicologica”. L’ex difensore del Napoli, Alessandro Renica, è intervento a Febbre a 90, su Vikonos Web Radio/Tv. Ecco le sue dichiarazioni: “Il Napoli ieri ha perso innanzitutto per merito del Milan, che ha preparato molto bene la partita, ultimamente Pioli non faceva giocare Kalulu, che con Tomori ha fatto molto bene, Bennacer poi ha dominato insieme a Kessiè, Theo Hernandez è stato impeccabile, il Milan ha vinto tutti i contrasti, è stato meritevole, più intenso. Il Milan da molti non è considerato alla vittoria finale, io ho sempre sostenuto fosse tra le candidate: la squadra è forte, costruita bene, ha gioventù e qualità. Il Napoli, invece, al momento decisivo si squaglia, sbaglia, è successo col Verona lo scorso anno, piu indietro con Sarri a Firenze dopo quell’Inter-Juve. Ogni volta che negli azzurri sale la convinzione di farcela, forse per una questione psicologica, crollano. Anche questa dev’essere una spiegazione. Secondo me giocatori gli attributi li hanno, a volte psicologicamente però soccombi. Verona ora diventa fondamentale, se vinci lì rimetti un po’ a posto tutto, ora non vorrei ci fosse preoccupazione eccessiva anche perché non bisogna deprimersi. Lo stesso Milan ha pareggiato con Udinese e Salernitana, il Napoli può fare anche 30 punti, la squadra ha le potenzialità per farlo tranquillamente. Le assenze comunque sono state determinanti: Anguissa per me è fondamentale, se sta bene è importantissimo, una perplessità però ce l’ho: Mertens è l’anima della squadra, non so perché giochi così poco, dovrebbe rispondere Spalletti. Se ritiene che abbia solo 10′ a partita… lo sa solo lui”.
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