È terminata con un risultato decisamente punitivo la gara di sabato fra Pomigliano e Roma: 5-2 per le giallorosse, padrone di casa e del match. Eppure la partita si è aperta con il vantaggio delle ospiti, siglato da capitan Rinaldi dagli undici metri. Al pareggio, le granata sono persino riuscite a rispondere con il momentaneo 1-2. Da quel momento, qualcosa è cambiato e la Roma ha “colpito” ripetutamente. Cosa è smesso di funzionare? Probabilmente, gli effetti di uno sbagliato dosaggio delle energie nell’arco della partita. Le granata hanno infatti iniziato “alla loro maniera”, senza alcun timore reverenziale e subito con i primi tentativi di sorprendere le avversarie. Un approccio che spesso premia e fa la fortuna delle pantere. Quando però il cliente non è dei più semplici, determinato a raggiungere l’accesso alla champions league, le cose possono complicarsi e questo stesso approccio rischia di rivelarsi un’arma a doppio taglio. E così, per dirla come il grande Sorrentino nel suo ultimo lavoro, il Pomigliano si è “disunito”. Perdita di lucidità e di aderenza al match hanno portato ad un punteggio fin troppo severo, con un vantaggio delle ragazze di Spugna allargatosi sempre più con l’andare avanti dei minuti. Un effetto collaterale che di certo non fa morale. Evitabile? Al contempo, occorre fare una nota di merito a Dellaperuta, ancora una volta determinante. Il neo-acquisto delle pantere è subentrato nella ripresa, sostituendo Salvatori Rinaldi e spargendo panico nella difesa avversaria. Inarrestabile, è andata a segno dopo un solo minuto dal suo ingresso. Soltanto una settimana fa, con la sua rete aveva regalato la vittoria contro l’Empoli. È sicuramente lei il valore aggiunto di questo girone di ritorno. Le pantere avranno l’occasione dopo la sosta di rialzare la testa, con la super-sfida in casa contro la Sampdoria, che potrebbe permettere alla squadra di Panico di agganciare il sesto posto e dormire sonni sempre più tranquilli.