L’ex portiere del Napoli, Raffaele Di Fusco, storico “secondo” di Claudio Garella in azzurro, è intervenuto a “Febbre a 90”, in onda su Vikonos Web Radio/Tv. Ecco le sue dichiarazioni: “La scomparsa di Claudio Garella è una bruttissima notizia. Claudio, senza retorica, era una persona speciale, perbene, che nel nostro ambiente fatichi a trovare. Oltre ad essere poi un gran portiere, perché vincere due “primi scudetti” non è facile, a Verona e poi con noi a Napoli, in squadre che non avevano mai vinto nulla precedentemente, è una nota di merito. Stiamo parlando di un portiere precursore, lui ha fatto di necessità virtù, limando i suoi difetti e trasformandoli in pregi. Ancora adesso si parla di “parata alla Garella”, quando un portiere neutralizza un tiro con i piedi. Peccato, ultimamente era un po’ irrintracciabile, non so se per sua scelta, noi ex azzurri spesso ci radunavamo e non siamo mai riusciti a contattarlo, era un simpaticone, una gran bella persona. L’ultima volta che sono riuscito a stare con lui è stata in occasione dell’addio al calcio di Ciro Ferrara, nel 2005, quando venne pure Diego. Ricordo che Claudio non voleva giocare, Salvatore Bagni ed io lo convincemmo, a fine serata mi confessò di essersi tanto divertito. Riflettevo ieri con mia moglie, appena ricevuta la notizia della morte di Garella, che con Giuliano Giuliani ed Andrea Pazzagli ho perso tre grandi amici. Il caso, poi ha voluto che lunedì prossimo ci sia Verona-Napoli, spero sia ricordato nel modo giusto dai due club.
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