Alessandro Renica, è intervenuto a Febbre a 90, in onda su Vikonos Web Radio/Tv. Ecco le sue dichiarazioni: “Nel calcio italiano non si fa mai niente, mi sono reso conto di come sono cambiate le cose rispetto al passato. Le attenzioni dei club verso il settore giovanili sono sparite: di questo passo, i vari Baggio, Totti, Del Piero etc difficilmente usciranno se non si fa qualcosa. In Italia non si è puntato sul settori giovanile per tanti motivi, forse gli stranieri costano meno e si fanno più affari, in realtà a nessuno frega, l’Italia è un paese per vecchi, mancano le metodologie che c’erano un tempo, le squadre italiane avevano maestri. Io sono uscito dal settore giovanile con Roberto Baggio e già all’epoca si vedevano le caratteristiche di questo fantastico giovane, in Italia un giovane però se sbaglia iniziano processi. Personalmente ho vinto il campionato di Eccellenza con i giovani del settore giovanile, non con gli stranieri. In Campania ci sono tanti giovani talenti, bisogna dare loro fiducia, l’Italia non sarebbe seconda a nessuno e nonostante tutto abbiamo vinto comunque gli Europei. I nostri giovani devono giocare partite importanti, altrimenti le cose non cambieranno mai, ci vuole il giusto mix di giovani e chiocce, come ha fatto ultimamente il Barça di Xavi. La gara di Bergamo? Domenica è importante, il Napoli ci arriva con qualche assenza importante, Spalletti saprà trovare le giuste soluzioni, certo senza Di Lorenzo, Rrhamani ed Osimhen diventa difficile, ma anche l’Atalanta non è messa benissimo”.