Dopo essersi visto sfuggire la vittoria nel 2022, quando il suo Maxi 72 North Star è incappato in un buco di vento durante l’ultimo lato dell’ultima regata, l’armatore Peter Dubens, il tattico Nick Rogers ed il loro equipaggio hanno avuto la loro rivincita. Dopo aver iniziato l’ultima giornata di regate del Campionato Europeo dell’International Maxi Association al secondo posto in classifica generale, la loro prestazione odierna ha scalzato dalla vetta Proteus di George Sakellaris, vincendo così, dopo aver scartato il risultato peggiore, il titolo europeo per un solo quarto di punto. L’IMA Maxi European Championship è stato organizzato dal Circolo del Remo e della Vela Italia (CRVI) in collaborazione con l’IMA, International Maxi Association e sostenuta da Rolex come Official Timepiece e da Loro Piana. Con la sua combinazione di regate d’altura, costiere e bastone, l’IMA Maxi Europeans ha rappresentato una regata complessa per i concorrenti, rendendolo così uno dei titoli più difficili da vincere nel calendario dei Maxi Yacht. North Star ha iniziato nel migliore dei modi vincendo la Regata dei Tre Golfi dello scorso fine settimana. Dopo una giornata deludente per tutti gli ex Maxi 72, quella di lunedì, quando le condizioni hanno favorito le barche più piccole, North Star ha proseguito con una serie di prove molto regolari, registrando un quarto posto come peggior risultato della serie. “Il meteo era tipicamente inglese, mi è piaciuto molto!”, ha commentato il socio del CRV Italia Dubens, spiegando così il motivo della più grande vittoria del suo team in 14 anni di attività. Mentre la pioggia ha dominato il meteo per tutta la settimana, oggi la flotta dei Maxi ha avuto una tregua e si è visto un pò di sole. Il 77 piedi Jethou di Sir Peter Ogden è stato il protagonista di oggi, ma North Star, con un rating migliore, non ha lasciato mai allontanare troppo il suo diretto rivale. Dubens ha proseguito: “Oggi è stata una giornata molto tesa. Abbiamo dovuto mettere una barca tra noi e Proteus e non è stato facile, soprattutto quando abbiamo dovuto fare una penalità. Siamo stati fortunati a uscirne”. Per quanto riguarda l’evento, Dubens ha aggiunto: “È un evento favoloso, mi piace molto navigare nel Golfo di Napoli”. Il suo yacht era originariamente Rán II di Niklas Zennström, vincitore di due Rolex Fastnet Race, ma da allora è stato modificato per poter regatare questa settimana con un equipaggio di sole 13 persone invece delle necessarie 25. Dopo l’ultima costiera di oggi – un percorso stabilito dal PRO Stuart Childerley, che si snoda a zig-zag intorno al Golfo di Napoli meridionale, tra Capri e Punta Campanella – gli ex Maxi 72 hanno conquistato i cinque primi posti: Cannonball di Dario Ferrari si è piazzato al terzo posto, mentre Vesper di Jim Swartz ha preceduto Jethou di Sir Peter Ogden, sempre per un quarto di punto, dopo che Vesper non aveva regatato martedì. Dopo i Maxi 72, al sesto posto assoluto si è piazzato Vallicelli 78 H20 di Riccardo de Michele, davanti al ClubSwan 80 My Song di Pier Luigi Loro Piana e al Wally 60 Wallyño del Presidente dell’IMA Benoît de Froidmont, che oggi ha avuto una prestazione eccellente, chiudendo al quinto posto assoluto. Loro Piana e il suo equipaggio di My Song stanno ancora trovando il giusto equilibrio con la loro radicale e ancora relativamente nuova chiglia basculante. Secondo il tattico Ken Read, da lunedì hanno guadagnato un nodo di velocità in bolina. “La settimana è stata molto emozionante”, ha dichiarato Loro Piana. “Abbiamo avuto tre giorni di pioggia intensa, ma anche di buon vento, così abbiamo potuto lavorare sulla barca e messo in pratica molte idee che avevamo. A poco a poco stiamo imparando a gestirla. Questa parte della costa Sorrentina è così bella con Capri, Punta Campanella, Li Galli, ecc…ci sono così tante cose da scoprire, che è un motivo in più per venire qui a regatare”. Gli altri team hanno affrontato questo evento come un modo per combinare una regata ufficiale con la scoperta di questo angolo esotico d’Italia e la possibilità di godersi il suo ampio apres-sail. A vincere il premio per il viaggio più lungo sono stati Terry Clifford e il suo equipaggio sul Marten 72 Aragon, provenienti dalla Tasmania e dal Regno Unito. “Abbiamo trascorso una settimana fantastica. È stato molto divertente e c’è stato un buon affiatamento. Il tempo è stato una sfida, ma abbiamo concluso la regata con una giornata meravigliosa”, ha detto Clifford. A proposito del Campionato Europeo IMA Maxi di questa settimana, il Segretario Generale dell’IMA Andrew McIrvine ha commentato: “Nonostante la pioggia, questa settimana le condizioni meteo hanno permesso di disputare regate eccezionali e molto combattute. Peter Dubens e North Star hanno meritato la vittoria – e che risultato finale! Desidero ringraziare il CRVI e i nostri partner Rolex e Loro Piana per il loro aiuto nell’organizzazione di questa splendida seconda edizione del nostro Campionato Europeo Maxi”. A margine della premiazione è stato confermato che l’edizione 2024 del Campionato Europeo Maxi IMA tornerà a Sorrento a metà maggio. Se i Maxi e i dirigenti dell’IMA lasceranno la costa Sorrentina domani, dopo una festa di fine evento all’hotel Le Axidie Resort, il Circolo del Remo e della Vela Italia ricomincia già domani con il Campionato Mediterraneo ORC e Campionato Nazionale del Medio e Basso Tirreno, la fase finale della Tre Golfi Race Week. L’evento è organizzato dal CRVI con il patrocinio della FIV e in collaborazione con Yacht Club Italiano, Reale Yacht Club Canottieri Savoia, ORC e UVAI. L’elenco definitivo dei concorrenti ORC comprende oltre 30 team provenienti da 7 nazioni che sono stati suddivisi in tre classi: 8 team provenienti da Hong Kong, Spagna, Svezia, Svizzera e naturalmente Italia, in Classe A, 12 team provenienti da Italia e Francia in Classe B e 10 team provenienti da Italia e Cecoslovacchia in Classe C. Tutti inizieranno a regatare da domani in un formato di regate a bastone, bolina/poppa, su percorsi che si svolgeranno al largo della splendida costa panoramica di Sorrento. Tra questi team ci sono numerosi campioni mondiali, europei e italiani, per cui c’è d’aspettarsi una competizione agguerrita.
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